venerdì 7 novembre 2014

Gescal, Giampiero Mancuso: "Possiamo salvarci, ma occorrono alcuni rinforzi"

Giampiero Mancuso
"Torno voglioso di far bene e consapevole di dover lavorare tanto per uscire da una situazione difficile". Sono queste le prime battute da allenatore del Gescal di Giampiero Mancuso, che rientra quindi in pista dopo qualche anno di fermo: la sua ultima esperienza, da direttore tecnico del Ghibellina, risale infatti al 2012/13.
Poiché ma mirate parole, com'è nello stile di questo giovane (44 anni) ma navigato mister che detesta i proclami, non vende fumo, si esprime schiettamente e bada al sodo, non senza tralasciare i dettagli (è un "maniaco" delle statistiche delle proprie squadre e del calcio in generale) come dimostrano i campionati da lui vinti in carriera: "L'obiettivo è senza alcun dubbio salvare il Gescal, e penso che possiamo farcela purché siano fatti dei correttivi, almeno uno per reparto e due-tre juniores".
Mister, come vedi questo girone E di Prima Categoria?"A parte il Camaro che per organizzazione societaria e levatura tecnica è fuori categoria, le altre sono tutte squadre con cui possiamo combattere".
Con quali motivazioni ti sei rimesso in gioco?"Mi sono rimesso in gioco perché credo fermamente nei valori umani e sociali che il calcio può dare".
In questo anno e mezzo di fermo quali considerazioni hai maturato?
"Che ormai di calcio a Messina è rimasto ben poco. E che la nostra categoria è messa in cattiva luce da tutti. Se consideriamo che uno dei migliori allenatori di messina, ossia Pasquale Rando, dopo aver vinto diversi campionati ottenendo un terzo posto in serie D, non ha più trovato squadra, significa che il calcio è nelle mani di nessuno".
Un'ultima domanda: un raffronto tra l'attuale Prima Categoria e quella di qualche decennio addietro?
"Ancora ho visto poche squadre, ma parliamo di due epoche e generazioni diverse dove si faceva calcio con serietà e qualità".

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