domenica 30 giugno 2019

Calcio, Sinagra: Antonio Sardo Infirri resta in panchina per il 3° anno di fila

Sarà Antonio Sardo Infirri a sedere, per la terza stagione di fila, sulla panchina dell'A.D.P. Sinagra Calcio (Promozione).
"Dopo un incontro in settimana col presidente Gaudio - fa sapere il club nebroideo attraverso la propria pagina facebook -  il mister ha confermato la sua disponibilità a guidare i ragazzi, entusiasta e motivato più che mai in vista di questa nuova sfida. La conferma dell'allenatore rappresenta soltanto una delle tante certezze che hanno portato ai successi della passata stagione. Tante, infatti, sono le possibilità di vedere in campo i protagonisti dello scorso campionato, dai ragazzi di fuori paese ai Sinagresi, come sempre centrali all'interno del progetto.
Gli obiettivi dichiarati - conclude il post - sono il raggiungimento di una salvezza tranquilla e la valorizzazione dei giovani. Nonostante ciò, la società è aperta e vigile sul mercato, pronta a cogliere l'occasione di completare la rosa con innesti di qualità e mentalità".

Benedetto Bottari saluta il calcio dilettantistico degli "adulti" e ricomincia dalla Fair Play

Benedetto Bottari
Finisce oggi, sebbene il diretto interessato non sappia dire se "si tratta di un addio  di un arrivederci", l'esperienza quasi ventennale di Benedetto Bottari nel calcio dilettantistico  messinese dei "grandi": il giovane, ma già navigato dirigente messinese, ha deciso di ripartire dalla "Fair Play", società peloritana di puro settore giovanile.
"Il calcio e' un'emozione. Magari la mostrerò ai bambini della scuola calcio Fair Play. La mia nuova avventura. Ricomincio da dove inizia la passione", sono le parole con cui Bottari da' l'annuncio al termine di un lungo e appassionato post sulla propria pagina facebook, nella quale riepiloga le proprie 18 stagioni da dirigente calcistico, senza sottrarsi dall'affondare il dito nella piaga. "Per ora il calcio dilettantistico, quello dei "grandi", che è stata la mia seconda casa per quasi vent'anni, lo lascio alla porta e non solo perchè attraversa una crisi economica senza precedenti, ma più che altro perchè attraversa una crisi di valori che reputo, ormai, cronicizzata. Megalomani in cerca di consensi che mai troveranno, squattrinati in cerca d'autore, squallidi avventurieri colmi di presunzione. Oggi il calcio alle nostre latitudini è tutto questo, condito da qualche rarissima eccezione. Così continuare a saltellare da una parte all'altra all'interno di un sistema, che non riconosco più come il mio, lo ritengo infruttuoso per la mia crescita. Sì, perchè il calcio per me è stato sinonimo di crescita e non sinonimo di vetrina, doppio petto e pagliacciate varie".
Ma la storia calcistica di Benedetto Bottari è ricca di pagine da ricordare, sia pure con qualche piccolo rimpianto: " E' stato un percorso bellissimo! 18 stagioni. Non sono riuscito ad aprire il cassetto che custodiva il mio sogno che era quello di diventare professionista, ma ci sono andato vicino. Eccome se ci sono andato vicino! Poi ho proseguito solo per il piacere di fare calcio, ma quello che ho provato lungo il percorso e' stato straordinario. Come in un film. Custodirò gelosamente il ricordo di tutto: sconfitte amare, delusioni atroci, promozioni ottenute, le tantissime finali disputate, le centinaia di persone conosciute. Voltandomi indietro mi rende orgoglioso piu' di ogni altro aspetto il fatto di essere rimasto a lungo in quasi ogni posto dove sono stato: quattro anni di Real Messina, quattro di Villafranca (compresa la stagione appena conclusa con gli amici del Villafranca Messana), gli oltre sei anni di Milazzo ed i 4 anni di Due Torri. Chiedo scusa per gli errori commessi e chiedo scusa alle persone ferite. Tanti gli atleti, tecnici, collaboratori, amici che vorrei e dovrei ringraziare e abbracciare, troppi. Dimenticherei qualcuno. Sicuro".
Bottari fa un'unica doverosa eccezione, relativamente al suo periodo milazzese: "Preferisco rivolgere uno sguardo al cielo - sottolinea . e mandare un bacio a chi oggi non è piu' tra noi, ma sento vicino a me ogni singolo giorno. Chi ha avuto la fortuna di incrociare il cammino di Marco Salmeri ha avuto la fortuna di conoscere la parte più genuina del calcio. ".

giovedì 27 giugno 2019

Calcio, Fabio Buda lascia l'Academy e va al Merì di Felice Miceli

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L'esultanza di Fabio Buda ai tempi del Camaro (Foto www.camaro1969.it)
abio Buda
saluta l'Academy di S. Filippo del Mela e si accorda con la matricola Merì, nelle cui file continuerà a disputare il torneo di Promozione.
L'annuncio arriva dallo stesso attaccante classe '86, messinese di nascita ma già da qualche anno stabilitosi a Spadafora dove ha messo su' famiglia sposandosi con Ambra e diventando papà di un bel bimbo. "La mia ultima annata calcistica è stata al di sotto delle aspettative (appena 15 partite e 1 solo gol attivo, ndr) - ammette il giocatore -, in quanto per motivi di lavoro ho potuto allenarmi poco. Sono grato all'Academy e in particolare a mister Nastasi che è una grandissima persona".
Adesso però Buda ha deciso di voltare pagina, cedendo al "corteggiamento" dell'allenatore del Merì Felice Miceli suo grande estimatore: "Sinceramente, causa motivi di lavoro, pensavo di smettere. Determinanti sono state le proposte del mister che mi seguiva da ormai 3 anni ma, per un motivo o l'altro, non c'è stata la possibilità di seguirlo. Adesso è arrivata la volta buona. Grazie a lui sto già cominciando a ritrovare gli stimoli di alcuni anni fa".
Nelle sue ultime Buda è ricordato soprattutto per il felice connubio calcistico (prima al Camaro e poi alla Messana), ma anche e soprattutto umano con Michele Lucà, suo compagno di squadra nonché mister, e Paolo Cannuni. "Michele Lucà è un bravissimo allenatore - prosegue l'attaccante -. Io sarò sicuramente di parte, perché si tratta di un carissimo amico che mi ha fatto anche da testimone di nozze, ma per lui parlano i risultati, Anche l'anno scorso al Camaro ha fatto un gran campionato facendo esprimere un bel gioco. Spero di vederlo allenare in categorie ben superiori alla Promozione. Paolo Cannuni è un'altra grande persona, con cui mi intendo a meraviglia dentro e fuori dal campo. Spero di tornare ad essere suo compagno di squadra molto presto..."

sabato 22 giugno 2019

Calcio, Paolo Cannuni: "Lascio Torrenova e mi preparo all'ultimo anno da calciatore"


Paolo Cannuni con la maglia della Torrenovese
"Dopo il 30 giugno lascerò la Torrenovese, nella quale ho trascorso un biennio fantastico, per apprestarmi alla mia ultima stagione da calciatore". Ha già le idee chiare Paolo Cannuni, il decano dei bomber messinesi in occasione dell'ormai nostro rituale bilancio estivo dell'annata calcistica appena ultimata, e al tempo stesso preventivo in vista di quella che verrà: "A Torrenova posso soltanto dire grazie in quanto ho trascorso due anni stupendi, in un ambiente ideale per fare calcio e coltivare i rapporti umani. Il solo fatto che mi sia fermato per un biennio - io che di solito non trascorro più di una stagione nella stessa squadra - la dice lunga. E allora perché vado via? Semplicemente perché sento di aver dato il massimo di me stesso, per non dire più di quello che potevo dare. E' giunto quindi il momento che, dopo il 30 giugno, le nostre strade si dividano, come ho già detto nei giorni scorsi in occasione di un incontro con la dirigenza".
L'attaccante nativo di Barcellona ricorda poi i momenti salienti del biennio a Torrenova: "Nel primo anno siamo saliti in Promozione, vincendo i play-off con un manipolo di ragazzi con trascorsi in gran parte di Prima Categoria. Quest'anno, invece, pur arrivando sesti da neopromossi, e quindi sfiorando la zona play-off, ci siamo preso lo sfizio di battere le prime della classe e questo per me vuol dire tanto. Sul piano personale, sempre nell'ultima stagione, ho segnato molto poco rispetto alla mia normale media realizzativa ma in compenso mi sono messo a disposizione della squadra, con tanti assist e un lavoro di sacrificio, così com'è voleva il mister"
Cannuni si è così fermato a quota 3 reti, facendo però le fortune dei compagni Lima (17 marcature), Truglio (7) e Gioitta (6). Adesso però si volta pagina, in vista di una nuova e ultima avventura da calciatore prima di appendere le scarpe al chiodo. "Per ora posso soltanto dire di essere già contattato da un amico e allenatore, col quale ho già lavorato in passato ricevendo notevoli gratificazioni. E siccome sarà il mio ultimo anno da giocatore, vorrei trascorrerlo all'insegna del divertimento, ma con la serietà e professionalità che da sempre mi accompagnano, per lasciare un bel ricordo al calcio messinese".
Con l'avanzare dell'età cambiano ovviamente le priorità di ciascuna persona e in tal senso non fa eccezione  il bomber barcellonese: "Alle soglie dei 40 anni (li compierà il prossimo novembre, ndr) darò la precedenza al lavoro. Partire ogni giorno da Milazzo, la città in cui abito, per andare a Torrenova per allenamenti e gare casalinghe, o ancor più nel palermitano per le gare esterne, è diventato un grande sacrificio".
Hai già pensato al dopo-carriera da calciatore? Farai l'allenatore?
"Assolutamente no - risponde seccamente Cannuni -. Per il futuro mi piacerebbe trascorrere in qualche scuola-calcio le pause pranzo che mi concede il lavoro (lui opera a Messina, ndr). A insegnare calcio? E' un'espressione troppo esagerata, direi piuttosto che vorrei divertirmi assieme ai bambini (Paolo è papà del piccolo Cristiano, ndr) regalando a loro e a me stesso qualche ora di spensieratezza all'insegna del volontariato. La mia è solo un'idea, ma è ancora un po' presto per pensarci. Ne riparleremo nei prossimi mesi..." 

martedì 18 giugno 2019

Calcio, Fiumedinisi: dal Saponara arrivano Parisi e Orecchio

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da sinistra Matteo Frazzica, Davide Parisi, Sergio Orecchio e Fabio Renzo
l Fiumedinisi neopromosso in Prima Categoria batte i primi 2 colpi di mercato, entrambi in arrivo dal capoluogo: si tratta del portiere Davide Parisi e dell'attaccante Sergio Orecchio, ambedue frutto del lavoro sinergico svolto dal "diesse" Antonio Coledi e dal team Manager Fabio  Renzo, su indicazione del mister Matteo Frazzica.
Parisi, classe 1980, portiere cresce nelle fila del Villafranca arrivando sino all'Eccellenza, per poi vestire successivamente le maglie di Itala e del Ghibellina in Promozione, Messina Sud (vittoria nel campionato di 2° Categoria e Coppa Trinacria nella stessa stagione. Al suo attivo anche ulteriori trascorsi con la Messana, di nuovo Villafranca, diverse stagioni con la F24, alla corte di Carmine Coppola, con ulteriore promozione in Prima Categoria. Nell'ultima stagione Parisi stagione ha difeso i pali del Saponara nella terza serie regionale.
Non scherza neppure Sergio Orecchio, classe 1984, centravanti accomunato a Parisi dai natali calcistici in quel di Villafranca Tirrena. Una carriera lunghissima la sua: in serie D nel Milazzo (siglò 2 reti in Coppa Italia), poi ancora Villafranca in Eccellenza e, in Promozione, Garden Sport, Pistunina, Messina Sud, Real Rometta (con la conquista della Coppa Regionale). Per proseguire Itala, Rodì Milici e,  nell’ultima stagione, insieme a Parisi al Saponara.  Orecchio è punta centrale possente, non particolarmente prolifico, ma abituata a mettersi a disposizione dei compagni creando loro spazi. Il suo miglior precedente restano i 21 gol personali siglati con la maglia del Messina Sud allora guidato da mister Angelo Saija.

domenica 16 giugno 2019

Calcio (Promozione), Valdinisi: entra in società Daniele Tusano

Smaltita l’euforia per il salto in Promozione, la Valdinisi è pronta a ripartire. Il club biancorosso ha allargato la propria struttura dirigenziale con l’ingresso in società del roccalumerese Daniele Tusano.
L’organo direttivo societario continua in questo modo il proprio ciclo di espansione, andando a coinvolgere soggetti residenti anche al di fuori del territorio della Valle del Nisi, così come accaduto lo scorso anno con l’ingresso del Team Manager Marco Gugliotta.
Tusano, fortemente voluto dal presidente Ciccio Basile, va così ad arricchire uno scacchiere societario già ben attrezzato, portando tutta l’esperienza la lui maturata prima da calciatore (da ricordare la sua militanza tra le fila dell’Under 18 della gloriosa Indipendente) e poi da allenatore, con la promozione in seconda categoria alla guida dell’Akron Savoca nel 2014.
Sono felice di entrare a far parte di una società così importante e ambiziosa come quella della Valdinisi e ringrazio il presidente Basile per l’opportunità concessami”, queste le sue prime dichiarazioni.

lunedì 10 giugno 2019

Calcio, Prima Categoria: Fabio Renzo "team manager" del neopromosso Fiumedinisi


Da sinistra Fabio Renzo, Matteo Frazzica e Antonio Coledi
Appena il tempo di calare il sipario sulla stagione 2018/2019, con un pranzo a base di prodotti tipici locali offerto ai calciatori con i loro familiari, allo staff tecnico, ai dirigenti ed alcuni sostenitori, che l’ASD Fiumedinisi  si è subito rimessa in moto in vista del debutto assoluto nel torneo calcistico di Prima Categoria siciliana.
Confermatissimi, a furor di popolo, il mister Matteo Frazzica, il preparatore atletico Massimo Spadaro e il direttore sportivo Antonio Coledi. Tre nomi che già parlano da soli, almeno per chi ne capisce di calcio dilettantistico messinese.
A dar loro manforte, in qualità di "team manager", sarà Fabio Renzo, 43enne messinese possesso del patentino UEFA B e forte di un’esperienza ultraventennale nel mondo del calcio: tra le tappe principali del suo cuuriculum la Juniores del Camaro, i  Giovanissimi del Città di Messina, tre stagioni (2012-2015) nel settore giovanile dell’Acr Messina (con la vittoria del titolo Regionale Allievi e la partecipazione alle FinalEight di Chianciano Terme con gli Allievi Nazionali) e, nel 2017/2018, il Settore Giovanile della Valdinisi Calcio.
 
Obiettivo del Fiumedinisi sarà il mantenimento della Prima Categoria. I giallorossi dovranno però sostituire, non senza rammarico, due pedine importanti come il portiere Marco Papale ed il bomber Tomas Crementi, entrambi non più disponibili per motivi di lavoro. Pertanto sono stati avviati i contatti con due pari ruolo destinati a sostituirli.
Per il resto, il Presidente Caminiti e la dirigenza tutta hanno già inoltrato richiesta all'amministrazione comunale di Roccalumera la necessaria istanza, al fine di continuare a disporre del campo Comunale di Via Collegio per allenamenti e gare interne.

La messinese Marzia Scilluffo nello staff di "Paperissima Sprint": da stasera in onda su Canale 5



Marzia assieme al Gabibbo
Una modella messinese nello staff di "Paperissima Sprint", in onda da stasera su Canale 5 attorno alle 20,40. Si tratta delle ventiduenne messinese Marzia Scilluffo, la quale è stata selezionata dai produttori del programma Mediaset per ballare assieme alle veline nell'arco dell'intera estate appena iniziata.
Le puntate che andranno in onda per l'intero periodo estivo - secondo quanto appreso dalla stessa Marzia - sono attualmente in fase di registrazione in un villaggio turistico sito a Sampieri, località nei pressi di Marina di Ragusa.
Davvero una una grande soddisfazione per la bella messinese che, a dispetto della giovane età, vanta già un buon curriculum come modella.
Ci si augura quindi, che "Paperissima Sprint" rappresenti per Marzia il trampolino di lancio verso una carriera che ne riconosca e valorizza appieno le qualità artistiche.

sabato 8 giugno 2019

Calcio, a 40 anni Paolo Di Pietro tra i pali a Linguaglossa

Paolo Di Pietro è il primo da sinistra (Foto ASD Civitas Linguaglossa)
A 40 anni appena festeggiati giovedì scorso Paolo Di Pietro si prepara a una nuova avventura fuori Messina, e in particolare nella provincia etnea. A 3 anni di distanza dalla precedente avventura a Linguaglossa (la società calcistica di allora era la Fantasy Sport), nella quale aveva perso la finale play-off, il portiere messinese è stato nuovamente chiamato nel centro etneo adesso rappresentato in Seconda Categoria dall'ASD Civitas che già sta componendo l'organico in vista della stagoone 2019/20.
Di Pietro ha accettato l'offerta, al termine dell'esaltante stagione con la Robur Letojanni nelle cui file ha vinto il campionato di Prima Categoria: "La scelta di lasciare è stata dura – spiega l'estremo difensore classe '79 - perché il presidente Carmelino Laganà è una grande persona, mentre con il mister si è instaurato un rapporto più di amicizia che tra allenatore giocatore. Ci tengo a ringraziare tutti i componenti della Robur, per la vicinanza e l'affetto in un momento difficile della mia vita, quando ho perso mio padre. A volte, però, nel calcio si intrecciano situazioni che non puoi prevedere in anticipo".
Assieme a Di Pietro, hanno lasciato Letojanni con destinazione Linguaglossa anche Alessandro Monforte e Marco Calì: "Loro mi hanno preceduto nella scelta di dieci giorni. A volermi è stato Giuseppe Lo Giudice, già mio dirigente nei 3 anni della Fantasy Sport. Ci sono programmi ambiziosi che prevedono l'intenzione di lottare al vertice della Seconda Categoria".
Per il resto a 40 anni il portiere peloritano riesce ancora a divertirsi e a mantenersi competitivo: "Il segreto? Cerco di allenarmi costantemente anche dopo la chiusura della stagione. Per quanto tempo penso ancora di giocare? Credo che quella di Linguaglossa sarà la mia ultima stagione di calciatore. Non ho ancora pensato a cosa fare una volta che avrò appeso le scarpe al chiodo? Una carriera da mister? Al momento non ci penso,preferisco fare le veci del mister dentro il campo".
Di certo non gli manca affatto, calcisticamente parlando, il giocare a -Messina- dov'è stato protagonista per lunghi anni e in svariate formazione  - visto che dalla scorsa estate la città offre ormai ben poco dall'Eccellenza in giù.