Il segreto di questa vittoria finale? Senza fare demagogia una
grande famiglia". Ed è questa la componente su cui ha sempre fatto leva
durante la propria carriera in panchina Felice Miceli, condottiero classe '59 del Real
Rometta che ha centrato il salto in Promozione vincendo con 90' di anticipo il
girone D di Prima Categoria. Non a caso, anche nel dopopartita di sabato
scorso, dopo i gavettoni successivi al triplice fischio finale, il mister ha
invitato i propri giocatori nel bar di famiglia a Spadafora (nella foto in basso) festeggiando un
evento che, a quanto pare, non era stato programmato. Sembra infatti che
nessuno si aspettasse la sconfitta interna dell'inseguitore Messina Sud per
mano del Furnari Portorosa.
E,
sempre a proposito del concetto di famiglia, Miceli è tornato a battere con un post
pubblicato sulla propria pagina facebook, qualche giorno dopo il trionfo: "La mente è serena per esternare il mio
pensiero. Parafrasando una canzone del mitico Battisti, tu chiamale se vuoi
emozioni. Sono quelle vissute dopo una grande gioia insieme a ragazzi
favolosi. Vorrei abbracciarvi uno per
uno e dirvi quanto vi voglio bene, non finirò mai di dirvi grazie".
Sempre
sullo stesso social network, il bomber
Paolo Cannuni ricambia al tecnico gli attestati di stima: "Ringrazio tutti dalla società a voi fratelli
di squadra ma un GRAZIE particolare va al Mister Felice Miceli che mi ha
voluto qui a tutti i costi permettendomi di far parte di questa Famiglia e
arrivare Primo al traguardo".
Miceli
si conferma un autentico specialista in salti di categoria: in precedenza aveva
infatti primeggiato alla guida di Spadaforese (due volte), Città di Monforte e
Roccese. Personaggio abbastanza preparato quanto schivo e sincero, abbiamo
provato a strappargli qualche dichiarazione anche con riferimento al futuro
ottenendo da lui qualche interessante anticipazione.
E' stata la tua promozione più difficile?
"E'
stata bella perché la più sofferta in assoluto tra le cinque della mia carriera.
Dobbiamo
dare merito alle altre squadre che sono state sempre vive alle nostre spalle. Il
momento più difficile? Dopo la sconfitta con l'Atletico Messina. Eravamo
comunque partiti per obiettivi importanti".
Resterai
al Real Rometta?
"E' ancora
presto per dirlo, intanto godiamoci questo trionfo. In ogni caso mi pare molto
difficile che io rimanga avendo ricevuto una proposta che non si può assolutamente rifiutare. Tengo comunque a ringraziare il presidente Cordaro, il ds Nino de Gaetano e i dirigenti Dono, Sgrò, Occhipinti e De Mariano".
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