martedì 12 aprile 2016

Real Rometta, mister Felice Miceli elogia i suoi ma l'addio è dietro l'angolo

 
Felice Miceli (Foto Roberto Santoro)
Il segreto di questa vittoria finale? Senza fare demagogia una grande famiglia". Ed è questa la componente su cui ha sempre fatto leva durante la propria carriera in panchina Felice Miceli, condottiero classe '59 del Real Rometta che ha centrato il salto in Promozione vincendo con 90' di anticipo il girone D di Prima Categoria. Non a caso, anche nel dopopartita di sabato scorso, dopo i gavettoni successivi al triplice fischio finale, il mister ha invitato i propri giocatori nel bar di famiglia a Spadafora (nella foto in basso) festeggiando un evento che, a quanto pare, non era stato programmato. Sembra infatti che nessuno si aspettasse la sconfitta interna dell'inseguitore Messina Sud per mano del Furnari Portorosa.
E, sempre a proposito del concetto di famiglia, Miceli è tornato a battere con un post pubblicato sulla propria pagina facebook, qualche giorno dopo il trionfo: "La mente è serena per esternare il mio pensiero. Parafrasando una canzone del mitico Battisti, tu chiamale se vuoi emozioni. Sono quelle vissute dopo una grande gioia insieme a ragazzi favolosi. Vorrei abbracciarvi uno per  uno e dirvi quanto vi voglio bene, non finirò mai di dirvi grazie".
Sempre sullo stesso social network,  il bomber Paolo Cannuni ricambia al tecnico gli attestati di stima: "Ringrazio tutti dalla società a voi fratelli di squadra ma un GRAZIE particolare va al Mister Felice Miceli che mi ha voluto qui a tutti i costi permettendomi di far parte di questa Famiglia e arrivare Primo al traguardo".
Miceli si conferma un autentico specialista in salti di categoria: in precedenza aveva infatti primeggiato alla guida di Spadaforese (due volte), Città di Monforte e Roccese. Personaggio abbastanza preparato quanto schivo e sincero, abbiamo provato a strappargli qualche dichiarazione anche con riferimento al futuro ottenendo da lui qualche interessante anticipazione. 
E' stata la tua promozione più difficile?
 "E' stata bella perché la più sofferta in assoluto tra le cinque della mia carriera. Dobbiamo dare merito alle altre squadre che sono state sempre vive alle nostre spalle. Il momento più difficile? Dopo la sconfitta con l'Atletico Messina. Eravamo comunque partiti per obiettivi importanti".
Resterai al Real Rometta?
"E' ancora presto per dirlo, intanto godiamoci questo trionfo. In ogni caso mi pare molto difficile che io rimanga avendo ricevuto una proposta che non si può assolutamente rifiutare. Tengo comunque a ringraziare il presidente Cordaro, il ds Nino de Gaetano e i dirigenti Dono, Sgrò, Occhipinti e De Mariano".  

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