Franco Rao (Foto Roberto Santoro) |
Franco Rao "colpisce" ancora. Grazie
a lui - decano dei segretari calcistici messinesi nonché profondo conoscitore
delle carte federali - il Città di Messina guadagna "a tavolino" tre
punti grazie ai quali la formazione giallorossa compie compie un gran balzo
nella classifica del girone B di Promozione, salendo a quota 8, guadagnando la
terza posizione dove è andato ad affiancare il Torregrotta. Rao ha, infatti,
presentato reclamo relativamente alla gara persa in casa del Merì (1-0) lo
scorso 20 settembre chiedendo "l'assegnazione
della perdita della gara
alla Società Merì - recita l'odierno
comunicato della Figc regionale - per
avere, quest'ultima, impiegato il calciatore Giorgianni Alfredo (22/10/1999),
privo dell'autorizzazione prevista quale calciatore quindicenne".
Una
tesi la cui veridicità è stata confermata dall'ufficio tesseramenti della Federcalcio
siciliana tanto da far scrivere al giudice sportivo che "il Giorgianni non aveva titolo a prendere
parte legittimamente alla gara di cui si tratta" facendogli deliberare
di "accogliere il reclamo proposto
dalla Società Città di Messina non addebitando alla stessa la relativa tassa"
e di "infliggere alla Società Merì la punizione sportiva della perdita
della gara in epigrafe con il punteggio di 0-3".
Franco
Rao non è nuovo a simili exploit, avvenuti numerose volte anche nei precedenti
club della sua lunga carriera, e frutto in primi di una capilare conoscenza delle
carte federali ma anche di una costante lettura dei comunicati. E dire che, in
questa stagione, aveva accettato di rientrare nel Città di Messina esclusivamente
a condizione di occuparsi esclusivamente di settore giovanile. Come mai questo
cambio di rotta? "Nella fattispecie
la dirigenza mi ha chiesto di dare una mano alla prima squadra - spiega Rao - e io sono stato ben felice di offrire il mio contributo".
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