mercoledì 15 giugno 2016

Messana affiliata al Perugia Calcio: c'è anche il "nero su bianco"

E' ufficiale l'affiliazione della Messana all'AC Perugia Calcio sempre più vicine. La festa per la chiusura delle attività della scuola calcio e del settore giovanile giallorosso, tenutasi ieri pomeriggio al Ristorante Gitano's di Torre Faro,  ha permesso alle parti di mettere "nero su bianco". Presenti il direttore generale del club umbro, Mauro Lucarini, e il responsabile delle società affiliate per la Sicilia, Raimondo Filippazzo.
Quest'importante accordo permetterà alla Messana di entrare a far parte della nel “Progetto Academy” del Perugia che, avviato cinque anni fa, conta adesso oltre 80 società affiliate in tutta Italia. La firma del presidente Giuseppe Ammirata, alla presenza dei vice Lorenzo Arrigo e Piero Pollicino, del direttore generale, Giovanni Munagò, del team manager, Rosario Sorrenti, dei responsabili del settore giovanile e scuola calcio Gino Canale e Giovanni Tavilla e della webmaster Cecilia Beninati, ha sancito l’affiliazione con uno dei più importanti e storici club italiani e che, adesso, milita in serie B. «La Messana è una vera famiglia, una squadra gloriosa della nostra città che si affida a una società sportiva professionistica come il Perugia, ci facciamo guidare per crescere, ma serve il contributo di tutti», ha dichiarato il presidente Ammirata.
La Messana, unica società messinese a poter vantare l’affiliazione con il Perugia, darà così la possibilità ai suoi giovani tesserati di visitare il centro sportivo della società calcistica umbra e di partecipare agli allenamenti dei biancorossi. In futuro i più promettenti potrebbero anche compiere anche un importante salto di qualità
«Credo molto nella collaborazione tecnica e Perugia è casa vostra», ha esordito il dg perugino Mauro Lucarini, illustrando il progetto riservato al settore giovanile che fornisce tutti gli strumenti utili, dal kit a un modello innovativo di insegnamento, non solo ai ragazzi ma anche ai tecnici perché - ha precisato - «prima si allenano gli allenatori, poi i ragazzi. Le priorità sono la cultura, e quindi la scuola, e il rispetto, mentre il calcio deve essere un divertimento per i bambini. Il loro sorriso è la cosa più importante», ha concluso Lucarini. 

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