domenica 5 giugno 2016

Calcio, il "decano" Pasquale Sturniolo è pronto a tornare in panchina



Pasquale Sturniolo ai tempi del Messina Sud nel 2011/12
(Foto Messina Sud)
Sta per tornare in pista uno più vincenti "decani" messinesi della panchina: il 62enne Pasquale Sturniolo ha ricevuto alcune offerte, una delle quali piuttosto allettante da un ambizioso sodalizio calcistico di Prima Categoria. Essendosi liberato da qualsiasi problema lavorativo e familiare, non è escluso che in breve tempo l'esperto allenatore sciolga positivamente la riserva: "Ci sono ottime probabilità che io rientri in prima linea - ammette apertamente Sturniolo -. Mi mancano molto l'emozione della panchina e l'odore acre della polvere sui campi di calcio".

Si tratta di uno dei pochi "mister" peloritani che in carriera hanno vinto campionati, con i fatti e non a chiacchiere: tre le promozioni al suo attivo, due delle quali negli anni '90 nel S.Chiara Giostra (l'altra con il Florentia dalla Seconda alla Prima Categoria) che - sotto la sua guida - regalò spettacolo e risultati prima nel 1994/95, con il salto dalla Prima Categoria alla Promozione, e quindi nel 1997/98 dalla Promozione all’Eccellenza. Di quelle formazioni facevano parte giocatori di grido come i fratelli Giovanni e Crispino Pagliaro, Pierpaolo Giunta, Mario Giacopello, Peppe Furnari, Antonio Platanìa, Federico Paladino, Raffaele Pastèna, Roberto Caruso e così via.

Sturniolo con la Trinacria nel 2013/14 (Foto Roberto Santoro)
Dopo l'esperienza al Riviera Nord nel 1998/99, pur mantenendosi comunque aggiornato (ha collaborato come osservatore del Milazzo Calcio nel 2010/11), causa motivi familiari e lavorativi Sturniolo è quasi del tutto scomparso dai "radar": al suo attivo appena due apparizioni, entrambe poco fortunate con Messina Sud (2011/12, appena quattro partite in prima Categoria con esonero a sorpresa malgrado un'unica sconfitta) e Trinacria (Seconda Categoria, dimissioni).

"Queste ultime esperienze mi hanno lasciato parecchia amarezza - aggiunge -. Avrei voluto aggiungere due ulteriori "perle" (promozioni, ndr) agli "ori di famiglia" (al proprio curriculum, ndr)  ma non mi è stato consentito....".

Dall'esterno si è, comunque, avuta l'impressione che molti addetti ai lavori abbiano accantonato chi come te ha dato tanto al calcio dilettantistico messinese.

"L'unico a ricordarsi del sottoscritto è stato Santino Bellamacina. Altri si sono invece completamente dimenticati delle emozioni da me regalate loro nel corso del tempo. Basti pensare a come, nel 1997/98, ho avuto l'onore di guidare quel S.Chiara che portò il quartiere di Giostra nel torneo di Eccellenza, il massimo a livello regionale. Tutto questo, però, fa parte del gioco: non puoi "distrarti" un attimo altrimenti sei "fritto", nel senso che finisci presto nel dimenticatoio..."


Ritieni di doverti rimproverare qualcosa?

"Se tornassi indietro rifarei tutto. Mi resta l'unico rimpianto di non aver potuto completare le ultime due "opere" (Messina Sud e Trinacria, ndr) che mi avrebbero rilanciato in maniera robusta".

Un tuo giudizio sul panorama degli allenatori e dei giocatori nei tornei dall'Eccellenza in giù?


Pasquale Sturniolo in allenamento a S.Michele nel 1997/98 (Foto Roberto Santoro)
"Rispetto agli anni '90 noto una netta involuzione, a livello sia tecnico che tattico. Gira e rigira si rivedono sempre gli stessi allenatori, indipendentemente dal fatto che ottengano o meno risultati. Qualche decennio addietro c'era una qualità nettamente superiore. Sul fronte-giocatori, ad esempio, tra Eccellenza e Prima Categoria non vedo più una coppia-gol come i fratelli Crispino e Giovanni Pagliaro che ho avuto entrambi il piacere di allenare. E' un discorso anche generazionale, l'obbligo federale di schierare gli "under" l'ha ulteriormente impoverito. Quelli di valore vengono mandati dalla Serie D in sù".

Cosa ne pensa di play-off e play-out?

"Sono un'ottima idea che ha regalato interesse ai campionati sino all'ultimo istante. Solo che, a mio parere, andrebbe eliminata la regola del distacco di almeno dieci punti aggiungendo un'ulteriore promozione diretta, anziché il semplice piazzamento. Trovo inammissibile che, come avvenuto nel girone B di Promozione, ci possa essere una differenza di ben 25 punti tra il Torregrotta secondo classificato e la quinta posizione (a quota 40 punti, ndr)".

Il tempo passa in fretta: di recente due suoi "allievi" come Antonio Platania (classe '78) e Daniele Broccio ('77) hanno recentemente conseguito il patentino di allenatori. Entrambi, negli anni novanta, erano "juniores" nel suo primo S.Chiara Giostra delle meraviglie...

"Spero si ricordino e mettano a frutto qualcuno dei miei insegnamenti tattici di qualche tempo fa..."

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