sabato 18 aprile 2015

Nello Miano, il Pistunina e l'impegno del mister nel volontariato sociale

"Sono del Pistunina e i nostri rapporti sono eccellenti, ma sia io che soprattutto la dirigenza vogliamo prima "disintossicarci" qualche mese prima di valutare assieme la programmazione della nuova stagione in vista del 50° anniversario delle nascita del club. Se ci fosse stata la volontà di separarci, io o la dirigenza avremmo già dato l'annuncio". Parole rassicuranti quelle di mister Nello Miano in attesa di definire ufficialmente il nodo della sua riconferma in panchina.
Un rebus che, nelle precedente tre stagioni, veniva risolto già ancor prima terminasse la stagione in corso. Cos'è cambiato rispetto agli anni scorsi? "Siamo reduci da un finale di stagione stancante - prosegue Miano segnato soprattutto dal dispiacere dell'episodio della gara Juniores sul campo del Real Aci (la lunga squalifica di Cardillo, ndr). Un'amarezza non da poco per la nostra dirigenza, che intendeva onorare nel miglior modo possibile il  titolo regionale 2013/14. Pertanto soprattutto il presidente Velardo ha necessità di disintossicarsi e staccare la spina qualche mese, in attesa di pensare alla stagione del 50° anniversario in vista del quale ha tanti programmi ambiziosi, su tutti un possibile ripescaggio in Eccellenza. Io, per quanto mi riguarda, mi sono già disintossicato".
E' lo stesso mister a spiegare con quali modalità: "Dallo scorso dicembre, in ogni fine settimana, ho avuto modo di svolgere attività di volontariato presso la Casa Circondariale di Gazzi. In pratica ho svolto due ore a settimana di scuola calcio, a beneficio dei giovani detenuti di media sicurezza. Un'esperienza fantastica conclusasi lo scorso martedì, con la partita di fine stagione contro una rappresentativa del Cus Messina da noi vinta per 5 reti a  quattro. E' stato bellissimo poter lavorare con ragazzi ordinati e disciplinati che ti seguono alla lettera. La loro emozione ha toccato anche me, nel constatare il tifo sugli spalti dei compagni e la soddisfazione degli agenti di Polizia Penitenziaria. Se intendo proseguire quest'esperienza - conclude Miano - ? Il Direttore della Casa Circondariale di Gazzi vuole che io continui per un'altra stagione e, anche se ciò mi comporterà ulteriori sacrifici (su tutti il dover viaggiare da Roccalumera, nonché i tanti necessari ma sacrosanti controlli per l'accesso al carcere), penso valga davvero la pena di vivere simili emozioni".

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