domenica 28 agosto 2016

Pistunina-Sporting Taormina, le interviste post-partita agli allenatori Miano e Principato

Salvo Principato (Foto Roberto Santoro)
Reciproco fair-play nel dopopartita del "Celeste" tra gli allenatori di Pistunina e Sporting Taormina. Apre la danze il mister vincitore Salvo Principato: "E' stata una gara tra due belle squadre. Pur essendo in agosto, e quindi nella fase iniziale della preparazione, entrambe hanno giocato a viso aperto. C'è stato rispetto in campo e sugli spalti. Per quello che è stato l'approccio alla nuova stagione, credo che sia io che Miano dobbiamo essere contenti".
Circa la prestazione dei suoi, aggiunge: "Siamo un pochino in ritardo sul piano atletico, per cui occorre migliorare sotto quest'aspetto. A inizio gara abbiamo avuto - sfruttandola in pieno - l'opportunità di sbloccare il punteggio, dopodiché siamo stati bravi a fare di necessità virtù dando quanto era nelle nostre possibilità. Vorrei evidenziare come abbiamo schierato 4 juniores nell'undici iniziale, due in più rispetto al numero minimo stabilito dalla Figc regionale. Battaglia? E' un attaccante di prospettiva, se saprà curare altri aspetti oltre quelli atletici penso possa fare strada.
In tema di calciomercato, ecco cosa replica Principato: "Premesso che sono soddisfatto dell'organico attualmente a mia disposizione, la società sta lavorando in tal senso".
Infine, i cronisti accennano all'avvicendamento infrasettimanale che l'ha visto subentrare in panchina a Gaetano Mirto di cui era inizialmente vice: "Non ci ha colti di sorpresa, era tutto o quasi organizzato dato che è stato lo stesso Mirto a consigliare il nominativo del sottoscritto. Pertanto il mio insediamento è stato accettato senza problemi da dirigenza e giocatori".
Mastica amaro invece l'allenatore del Pistunina, Nello Miano, insoddisfatto della prova dei suoi: "Il gol ha fatto la differenza per quanto riguarda il risultato, ma ci sono state cose sulle quali dobbiamo migliorare se si vuol affrontare nel migliore dei modi il campionato di Eccellenza. La partita di oggi evidenzia la necessità di crescere sul piano della mentalità dell'organizzazione e dell'esperienza. In questa categoria basta anche un piccolo episodio per decidere il match, com'è successo nel caso dell'errore sulla punizione dalla quale è scaturito il gol dello Sporting. In seguito non siamo riusciti a rimontare. Per ora siamo in Coppa, ma se fossimo stati in campionato si tratterebbe di tre punti "regalati". Non che il risultato vittorioso sia immeritato per lo Sporting, non ha rubato nulla ed anzi devo fare i complimenti alla squadra avversaria presentatasi ben organizzata tatticamente, e che già comincia a star bene anche dal punto di vista atletico. Noi paghiamo il ritardo di condizione di alcuni giocatori: come avrete potuto notare, finora non è stato possibile sostenere l'intera preparazione con tutto l'organico a disposizione. Ciò non toglie comunque che dobbiamo crescere velocemente per poter affrontare il campionato di Eccellenza".
Quanto ha pesato l'impatto con il manto erboso del "Celeste", dato che finora vi eravate allenati su tutt'altra superficie?
"Ha influito anche questo. L'erba è stata per noi una novità, avendo sempre lavorato sempre su terra battuta. Gli avversari si sono adattati meglio di noi, essendo abituati al sintetico che somiglia maggiormente all'erba naturale. Si tratta di una serie di fattori che su cui dobbiamo crescere".
Nello Miano (Foto Roberto Santoro)
Quanto hanno pesato le assenze?
"Gente come Casella, Quintoni, Buda e Lavecchia non si possono regalare, anche se nel complesso non sono state le assenze a determinare questo nostro risultato negativo. E' tutto l'insieme, ad esempio i nostri under 18 devono crescere come mentalità e personalità: quando hanno la palla devono saperla giocare, e non solo sulla fascia sinistra ma anche sull'altro versante".
Qualche cronista gli fa notare che a suo parere in attacco Minissale, essendo indietro nella preparazione, andava forse lasciato meno solo: "E' già tanto che abbia giocato - ribatte Miano - avrebbe dovuto essere Ciccio (Ingemi, ndr) ad accorciare maggiormente".
Qualche altro cronista prova ad evidenziare anche le note positive, come il neoentrato Andrea Graziano (classe '97), Caldore e Brancati in mezzo al campo, Gazzè a sinistra, Leo e Peppe De Salvo in difesa: "Noi non abbiamo sofferto e in effetti quelli dello Sporting non ci hanno messi sotto. La partita è stata equilibrata e decisa da un episodio. Però sto facendo il pessimista in funzione di quello che dobbiamo migliorare. Se siamo bravi a farlo velocemente, è un conto; diversamente bisogna sapere che occorrerà  dare sempre il massimo e che potremo tirare una linea soltanto all'ultima giornata del girone di ritorno. Se cominciamo ad abbatterci dopo qualche episodio o risultato negativo, non si va da nessuna parte. Occorrerà crescere innanzitutto a livello mentale".
Ci si dovranno aspettare ulteriori operazioni di mercato?
"Non lo so, mi sembra una cosa difficile. Da noi viene riconosciuto ai giocatori soltanto un piccolo rimborso spese a chi viaggia in auto. Noi non possiamo certo paragonarci all'Acireale che l'altro giorno ha ingaggiato Biondo, ma con l'attuale rosa al completo il Pistunina non penso sia così male. Bisogna solo lavorare e migliorare senza abbattersi".
Pertanto ci si dovrà aspettarlo ben altro Pistunina nel retour-match di Taormina? "Contiamo di recuperare Buda e Lavecchia - conclude Miano - mentre per quanto riguarda Casella la sua contusione al piede potrebbe richiedere quindici giorni di tempo per il recupero. Quintoni invece venerdì scorso ha provato ad accelerare la preparazione, ma si sentiva il muscolo un po' indurito per cui non possiamo andare a pressarlo".

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