lunedì 24 agosto 2015

Il messinese Roberto Assenzio da Ferragosto con la blasonata Sambenedettese

Roberto Assenzio ai tempi del Camaro
(Foto Roberto Santoro)
Da Ferragosto Roberto Assenzio è ufficialmente un calciatore della Sambenedettese, blasonata società marchigiana cui è aggregato dallo scorso luglio e che al momento fa parte dell'organico del torneo di Serie D, in attesa di comprendere se ci sono reali possibilità di ripescaggio in Lega Pro. Per il centrocampista messinese classe '87 (ventotto anni da compiere il prossimo 17 ottobre) si tratta della terza avventura lontano dallo Stretto, dopo le esperienze con Akragas (due stagioni in Serie D per complessive 33 presenze) e da dicembre 2014 alla Viterbese (sempre nel massimo torneo dilettantistico nazionale, con 14 presenze e 4 reti all'attivo). Per il resto, scorrendo a ritroso, la carriera del "settepolmoni" peloritano, ci sono i precedenti con Città di Messina (Eccellenza e Serie D conquistata sul campo), Camaro (Eccellenza) e Acicatena (Serie D).
"Ormai da quasi un mese sono con la Sambenedettese - dice Assenzio, il quale con grande signorilità non ha indugiato un attimo nel concedere l'intervista. - Avevo già raggiunto l'accordo con la società ad inizio ritiro, poi c'è stato un cambio dirigenziale e così e la firma è avvenuta a Ferragosto".
Come mai questa scelta?
"La Sambenedettese è una grossa piazza. La città vive di calcio ed è quindi molto calorosa. Anche per questo la scelta, compiuta insieme ai miei agenti, è stata abbastanza mirata. Di solito con il grande pubblico rendo di più".
A lungo sei stato in predicato di accasarti all'Acr Messina sino a qualche giorno fa. Ma cosa c'era realmente di vero?
"Mi era arrivata questa voce. Da Messina ricevo tanti messaggi di stima, ed onestamente io sarei stato molto contento di tornare.  Tuttavia non c'è mai stata una chiamata. In ogni caso mi fa venire i brividi il solo pensare alla mia città, alla squadra che ho incitato fin da bambino e ai suoi stupendi tifosi".
Per te si tratterà della 3^ stagione con la valigia. Cosa significa tutto questo?
"Questa è la mia vita, ma fortunatamente ho la mia famiglia sempre accanto. Con loro vicini, la casa la porto sempre con me. Certo è sacrificante sia per me che per loro, adesso è così ma magari chissà un giorno tornerò a giocare nella mia città".
Cosa ti aspetti a livello personale e di squadra da S.Benedetto del Tronto?
"Personalmente mi aspetto tanto, voglio dimostrare sempre il meglio di me. Quest'anno ho  stimoli molto forti e intendo sfogarli sul campo. Da questo punto di vista i tifosi della Samb mi possono dare una mano, perché ho notato quanto tengano alla propria città. La squadra mi ha fatto un'ottima impressione, il mercato è ancora aperto e i dirigenti faranno sicuramente faranno qualche colpo. Poi ci potrebbe essere pure la possibilità della Lega Pro. Il nostro nuovo presidente Fedeli  ha presentato subito la richiesta perché secondo lui ci sono ottime possibilità, anche se poi sappiamo che alla fine tutto dipenderà dalla Figc".

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