domenica 23 agosto 2015

Calcio, Eccellenza: il messinese Salvo Trovato "cervello" dell'ambizioso Giarre

Salvatore Trovato con la maglia del Giarre Calcio
(Foto Roberto Santoro)
Il sintetico del "Garden Sport" gli ha dato i natali calcistici, per poi ritrovarlo più avanti con Città di Messina e Pistunina. E ieri pomeriggio Salvo Trovato ci è tornato da avversario, sia pure in una gara amichevole, da calciatore del Giarre contro i "leoni" rossoneri del presidente Velardo di cui è un ex. A lui l'allenatore Carmelo Mancuso, e prima ancora il presidente Di Martino e il direttore sportivo Sanseverino, hanno affidato le "chiavi" della manovra gialloblù.  E non potrebbe essere diversamente per uno che, a soli 26 anni vanta alle spalle diversi campionati di Serie D nelle file di Nissa, Adrano, Acireale, Città di Messina e che nel catanese è un volto familiare, considerando anche i trascorsi nelle giovanili del Catania Calcio.
Insomma, dai suoi piedi e dal suo "cervello" dipenderanno le fortune della formazione etnea che si prepara con grandi ambizioni alla stagione 2015/16: in attesa del torneo di Eccellenza, il primo scoglio da superare in ordine cronologico, giorno 30, sarà rappresentato dagli eterni rivali dell'Acireale, di cui Trovato è un ex. "Giarre e Acireale sono due grandissime piazze dove si respira calcio - esordisce il centrocampista messinese - e avendo conosciuto il calcio vero ti fanno sentire davvero un calciatore. Domenica prossima  mi aspetto un numeroso pubblico: loro hanno costruito una squadra per fare il salto di categoria, ma anche noi non abbiamo intenzione di stare a guardare".
Come mai questa sua scelta di andare a Giarre?
" Già l'anno scorso mi aveva contattato il direttore Sanseverino, un uomo che conosce bene il calcio e conoscevo dai tempi di Adrano. E poi mi ha convinto l'eleganza del presidente nel mettermi a mio agio in una situazione a me nuova. Mi ha reso ancor più sereno, poi, il sapere che sarei stato allenato da mister Carmelo Mancuso. Un uomo che ha fatto la storia del calcio e di Messina e dal quale c'è solo da imparare".
In questo Giarre formate una rappresentanza di ben 7 messinesi: cosa significa tutto questo?
"Aver trovato tanta gente di Messina mi fa grande piacere. Ciò significa che nella nostra città ci sono tanti calciatori in grado di dire da loro. Grazie anche al vecchio nucleo di calciatori del Giarre, ci siamo trovati subito benissimo. Siamo un bel gruppo di "operai" che hanno voglia di fare bene".
Dove può arrivare questo Giarre e Quali sono le vostre ambizioni?
"L'ambizione della società non può che essere il cercare di fare meglio della passata stagione, togliendosi qualche soddisfazione in più. Con la costanza nell'allenamento possiamo crescere tanto, ci sono le basi per farlo".
Trovato in azione nel Città di Messina
Come giudichi questo girone B di Eccellenza?
"Quest'anno il girone è molto livellato. Credo che le protagoniste saranno Rocca, Leonzio, ma sinceramente vedo molto bene anche l Acireale e l incognita Sporting Taormina.. Sarà comunque molto dura un po' per tutti".
Nonostante l'ultima retrocessione, in tanti ex atleti del Città di Messina avete comunque trovato squadra in Eccellenza. Ciò significa che non era poi tutto da buttare...
"Non mi meraviglia il fatto che tanti di noi hanno trovato squadra senza difficoltà. L'anno scorso c'erano tantissime qualità, un gruppo pazzesco fatto di persone fantastiche. E' stato davvero drammatico dover retrocedere malgrado un girone di ritorno degno di una terza in classifica. Un vero peccato sia per noi calciatori che per la società, di cui non posso fare a meno altro di elogiare in primis il direttore Cardullo e il signor Lo Re".
Cosa si aspetta a livello personale dal prosieguo di carriera?"Il calcio io lo amo e fin quando avrò forza nelle gambe giocherò sempre oltre la categoria, cercando di far bene con l'obiettivo di ottenere qualcosa di buono. Punto a prendere ciò che viene anche se ormai l'età non mi aiuta più".Ma se Riganò è riuscito ad andare in Serie A a 30 anni, può sperarci anche lei...
"Caso come Christian se ne verificano uno su un milione, però mai dire mai...".
 

Nessun commento:

Posta un commento