Archiviata la positiva esperienza alla guida tecnica
dell'Atletico Messina, con un secondo posto in Prima Categoria ed un
eliminazione dai play-off che brucia ancora, Mariano Beninato è pronto a rimettersi "in sella" ad un
altra panchina. Il 53enne mister, messinese di nascita ma veneziano di adozione
(ha vissuto e allenato in Veneto dal 1981 al 2012, allorquando decise di
rientrare in riva allo Stretto ripartendo con una breve parentesi al Messina
Sud che, per sua stessa ammissione, gli ha permesso di rientrare nel giro
locale), da noi contattato ha ammesso di aver già ricevuto qualche offerta.
"Sinceramente l'unica proposta seria
mi è arrivata dalla FC Messina che mi ha proposto di allenare gli Allievi
regionali. Ci incontreremo e deciderò nei prossimi giorni. Devo confessare che
persino dal Veneto mi è pervenuta qualche offerta che mi ha messo in crisi.
Tuttavia, dopo la difficile scelta di vita del ritorno a Messina compiuta tre
anni fa, vorrei ormai restare in Sicilia. Ovunque andrò ad allenare, mi
piacerebbe poter disporre di un impianto in cui poter lavorare seriamente".
Una carriera, la sua che, come già
detto, si è snodata quasi interamente in Veneto: dopo gli anni da giocatore tra
settore giovanile del Messina, Aldisialsanto, Libertas Gazzi e Tremestieri, nel
1981 Beninato si è trasferito per lavoro (è impiegato delle Poste, con diploma
magistrale) nel veneziano, appendendo le scarpe al chiodo a seguito delle
stagioni con Musile e Jesolo. E proprio nella famosa cittadina turistica si è
snodato a 360° la gran parte del suo curriculum da mister, sia a livello di
settore giovanile che di prima squadra, con esperienze dalla Terza Categoria
sino alla Promozione veneta. Ma anche a Meolo Beninato ha vinto un torneo di Prima
Categoria aggiudicandosi anche Coppa regionale e Supercoppa. Senza contare
altre esperienze a Fossalta di Piave e Lido di Jesolo, ma soprattutto la sua collaborazione
con la Juve per tre anni, ai tempi in cui Giuseppe Furino era responsabile del
settore giovanile. "Mi rendo conto
che, essendo poco conosciuto, qui in Sicilia è un po' dura trovare spazio. La
mia carriera da mister si è snodata tutta in Veneto, il mio
"problema" è che ho vinto tanto e in tutte le categorie ma l'ho fatto
in un altro ''mondo". Qui in Sicilia, e a Messina in modo particolare, è
difficile per cultura e mezzi. Quest'anno, poi, ho allenato una squadra di Prima
Categoria con appena un'area di rigore a disposizione nel campo del Cus Messina
" .
Ma ciò malgrado all'Atletico Messina vi
siete presi le vostre belle soddisfazioni...
"Abbiamo vinto tanto, con una squadra giovane e tanti ragazzi esordienti in Prima Categoria. E
proprio per questo, secondo me, arrivare al secondo posto è stata un'impresa.
Peccato per quegli ultimi 5 minuti nella partita con la Messana".
Come ha ritrovato Messina dopo 31 anni di assenza?
"Ho ritrovato un altra città. E
nel mondo del calcio è cambiato tanto: dico solo che 40 anni fa c'erano più
campi di calcio di adesso".
Nel suo piccolo come spera di contribuire al miglioramento della situazione
del calcio dilettantistico locale?
"Una risposta a questa domanda è difficile, anche se mi piacerebbe
tanto avere la possibilità di contribuire a una crescita di un movimento che ha
bisogno prima di tutto di spazi . E poi la consapevolezza che non è più
sufficiente "la passione" che è ancora importante ma a questa bisogna
aggiungere conoscenza e professionalità . Devo per questo fare i complimenti
alla Aiac e al suo presidente che è impegnato in questo percorso".
Nessun commento:
Posta un commento