Per Delfio Calabrese potrebbe ripartire dalla natia S.Fratello
la stagione calcistica 2016/17. Dopo la doppia esperienza in Promozione con Acquedolcese e
Sinagra, lo storico "bomber" - tra i decani siciliani del gol in attività
assieme al barcellonese Paolo Cannuni - mostra sempre tantissimo entusiasmo a
dispetto dei quasi 40 anni da compiere il prossimo 1° dicembre. E, sebbene continuino a cercarlo società di buon livello (tra queste il Città di Mistretta che punta su di lui essendo rimasto orfano di Enzo Craccò, tra l'altro coetaneo di Delfio), non gli pesa per niente l'eventualità di ripartire da qualche categoria inferiore, lui che è abituato a frequentare i "piani alti" del calcio regionale che ha sempre saputo conciliare con la propria attività lavorativa. Calabrese sa cosa vuol dire lottare, con sacrificio, generosità ed altruismo, sia nella vita che sul campo di gioco.
"Ho ancora voglia di sudare
- dice il corazziere d'attacco alto 1,85 - perché
ovunque io giochi cerco sempre di onorare la maglia che indosso. Non bevo e non fumo, tutto ciò mi permette ancora di
poter dire la mia".
Poi un pizzico di storia e orgoglio personale: "Mi sono preso le mie belle soddisfazioni durante la mia lunga carriera:
non è da tutti laurearsi capocannoniere per dieci anni di fila, anche se
talvolta bisogna sapersi accontentare".
Infine, la classica domanda di rito sul fino a
quando intende continuare col calcio: "
Fosse per me non smetterei mai, ma ogni cosa va fatta a suo tempo. Il mio amore per il calcio va
oltre ogni cosa, anche se ormai - aggiunge l'attaccante sanfratellano
riferendosi ai più giovani - si sono
persi i valori dato che nessuno vuole più sudare la maglia".
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