Il capitano del Pistunina Angelo Coppola (Foto Roberto Santoro) |
Diciannove gli atleti convocati da Gaetano Accetta, allenatore del Pistunina che domani, con inizio alle 15.30, a S.Teresa di Riva sarà ospite dell'ambiziosa Jonica. Una sfida notoriamente sentita e che assume quasi il sapore di una stracittadina, vista la presenza nell'undici di Mimmo Moschella di diversi messinesi tra cui gli ex rossoneri Alessio Savoca, Marco Lorìa e Peppe Amante. Senza contare i vari Roberto Cambrìa, Francesco Monaco e Gianluca Sanfilippo.
Rispetto al match vinto di domenica scorsa, a parte la perdurante indisponibilità di Minissale (viaggio di nozze) e Brancati (al terzo e penultimo turno di squalifica da scontare), tra i leoni mancheranno Quartarone, Fabrizio Foti (motivi di lavoro) e il giovane Manuel Parisi. L'assenza di quest'ultimo lascia mister Accetta con unico classe '98 a disposizione, Paolo Russo che sarà ancora una volta titolare dal fischio d'inizio. La dirigenza peloritana, nella persona del direttore sportivo Raimondo Mortelliti, farà comunque bene a colmare quanto prima questa carenza numerica di '98 (di contro c'è un buon numero di '96 e '97) al fine di non creare difficoltà a mister Accetta per quanto concerne gli obblighi previsti dalla Figc siciliana in merito all'utilizzo degli atleti cosiddetti "fuoriquota".
In compenso riappare tra i convocati il capitano di lungo corso Angelo Coppola, uomo fondamentale sia in campo che fuori per le sue virtù di saggezza e capacità di tenere compatto lo spogliatoio.
Ma ecco, a seguire, la lista diramata dal direttore sportivo Raimondo Mortelliti.
Portieri: Sanfilippo (classe 96), Maisano ('97).
Difensori: Foresta, Campo, Arena, Caldore, Guerrera ('97), Locorotondo ('97), Cassalìa (96) e De Francesco ('97).
Centrocampisti Russo ('98), Ingemi, D'Angelo ('96), Oro, Coppola (capitano).
Attaccanti: Peppe Buda, Ginagò, Fiore ('97) e Nava.
Jonica-Pistunina sarà arbitrata dal signor Orazio Costantino della sezione A.I.A. (Associazione Italiana Arbitri) di Barcellona, assistenti Giovanni Spadaro di Messina e Salvatore Recupero anch'esso barcellonese.
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