domenica 5 luglio 2015

Ciccio Munafò: "Cerco la piazza ideale per il riscatto"

Il centrocampista Ciccio Munafò
(foto www.cittadimessina.com)
Ciccio Munafò e una diplomazia da veterano a 21 anni non ancora compiuti (li festeggerà il prossimo 25 agosto). Se qualche suo compagno (D'Arrigo) ha già salutato il Città di Messina, sulla scia del dimissionario dirigente Cardullo, lui invece non si sbilancia. Ma ciò non impedisce al bravo ed educatissimo centrocampista messinese di Galati S.Anna il più piccolo di tre fratelli calciatori (Danilo e Santino hanno militato nel Messina Sud e Santino nel Pistunina) in una famiglia esemplare retta da papà Pietro e mamma Nunzia - di esporre con assoluta chiarezza e determinazione - una dote quest'ultima che lo contraddistingue anche sul campo - i propri pensieri ed auspici in vista della prossima stagione calcistica. "Se voglio restare al Città di Messina? Non lo so, e non lo dico per sorvolare la domanda. A prescindere da quella che sarà la mia squadra nella prossima stagione, il mio obiettivo principale è infatti poter lavorare alle condizioni che voglio io, a differenza di altri anni in cui mi sono sempre accontentato. Stavolta, invece, dovranno essere gli altri ad accontentarmi. E non lo dico perché mi creda Maradona, ma penso di meritarmelo in quanto mi ritengo un ragazzo serio ed un professionista anche nella vita fuori del campo. A me interessa principalmente rifarmi dopo gli ultimi due fallimentari anni al Città di Messina".
Un messaggio lanciato forte e chiaro chi vorrà avvalersi delle sue prestazioni calcistiche. A tal proposito Ciccio Munafò ammette che le offerte non gli mancano: "Ci sono 3 squadre di Eccellenza a cercarmi, ma per ora non posso farne i nomi".
Nell'estate 2011 ebbe l'opportunità di affacciarsi alla Serie D, nelle file dell'Atletico Arezzo, in una piazza di grande blasone calcistico come quella toscana. Ben presto, però, Ciccio fece ritorno a casa con il Garden Sport che lo girò in prestito al Città di Messina da cui venne acquisito a titolo definitivo nell'estate del 2012. "Arezzo? Più che un pentimento, resta per me un rimpianto. Lì si faceva calcio, qui invece si fa pallone. Purtroppo però non ero nelle ideali condizioni soprattutto mentali oltre che fisiche, per cui ecco spiegato il mio rientro a Messina a distanza di poco tempo".
Tuttavia, da eterno lottatore, Munafò non smette di strizzare l'occhio al grande calcio e non intende riporre nel cassetto le proprie ambizioni. "Se Christian Riganò è riuscito ad arrivare in serie A a 30 anni, figurarsi se non posso averne io a 20 anni. Al tempo stesso, però, sono conscio che a Messina è più difficile approdare al grande calcio".

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