Damiano Lo Giudice | (Foto Roberto Santoro) |
Sei gol (su
complessivi 9 segnati dal Pistunina) in 8 partite tra campionato di
Eccellenza e Coppa Italia. L'ultimo, davvero pesantissimo, ha
fruttato ieri l'1-0 (terzo successo di fila) del San Filippo a spese
del Catania S.Pio X nel girone B di Eccellenza. Potrebbero bastare
solo questi numeri per descrivere l'incidenza percentuale avuta
finora da Damiano Lo Giudice sulle sorti della formazione messinese
guidata da Ezio Raciti.
Non a caso il trainer d'origine etnea ha voluto fortissimamente al proprio seguito l'attaccante, anch'egli catanese, in questa avventura messinese. "Mi ha convinto il mister a venire qui – spiega l'attaccante -. Mi conosce sin da piccolo, so come lavora e che persona è. Mister Raciti non sposa un progetto senza basi solide. In campo pretende giustamente grande attenzione ma, cosa non da poco, ti fa anche divertire affinché in partita vadano 18 leoni. Lui considera allo stesso modo tutti i calciatori, dal più giovane al più esperto. E se anche non apprendi al primo colpo quanto ti insegna, lui non ti demoralizza ma cerca sempre di aiutarti. Pur di seguire il mister ho rinunciato a offerte dalla Serie D e da club importanti di Eccellenza. Per me il calcio rappresenta una professione. Adesso penso a godermi il Pistunina".
Non a caso il trainer d'origine etnea ha voluto fortissimamente al proprio seguito l'attaccante, anch'egli catanese, in questa avventura messinese. "Mi ha convinto il mister a venire qui – spiega l'attaccante -. Mi conosce sin da piccolo, so come lavora e che persona è. Mister Raciti non sposa un progetto senza basi solide. In campo pretende giustamente grande attenzione ma, cosa non da poco, ti fa anche divertire affinché in partita vadano 18 leoni. Lui considera allo stesso modo tutti i calciatori, dal più giovane al più esperto. E se anche non apprendi al primo colpo quanto ti insegna, lui non ti demoralizza ma cerca sempre di aiutarti. Pur di seguire il mister ho rinunciato a offerte dalla Serie D e da club importanti di Eccellenza. Per me il calcio rappresenta una professione. Adesso penso a godermi il Pistunina".
Un sodalizio,
quello rossonero, che dopo un avvio negativo con 3 sconfitte nelle
prime quattro partite, sta registrando una progressiva risalita verso
posizioni di classifica più soddisfacenti: "Non parlerei di
problemi iniziali - prosegue Lo Giudice – . Nella sconfitta
d'esordio col Biancavilla siamo stati penalizzati soprattutto dal
campo in terra di Santa Margherita, perché noi possediamo qualità
da vendere soprattutto nel reparto d'attacco e non abbiamo potuto
farla valere. Per fortuna molto presto passeremo ad allenarci nel
vicino campo in erba della stessa struttura. La battuta d'arresto
esterna con l'Atletico Catania è stata invece frutto della
sfortuna".
Ma adesso il
Pistunina, a dispetto di alcune assenze per infortuni, motivi di
lavoro e familiari (vedi Gyorio che dopo sole 2 presenze ha preferito
tornare in Canada) sembra aver imboccato la strada giusta per
mettersi definitivamente alle spalle la sciagurata stagione
precedente: "Gli undici punti sinora ottenuti ce li siamo meritati
in pieno. Se nelle ultime 4 partite, pur rimaneggiati, abbiamo
ottenuto 10 punti, penso si possa fare ancora meglio quando tutti gli
effettivi torneranno disponibili. Non siamo una squadra che può
lottare per la semplice salvezza, in quanto abbiamo individualità di
tutto rispetto; un tecnico preparatissimo; un direttore sportivo
valido come Raimondo Mortelliti e – cosa non da tutti – un
presidente come Salvatore Velardo sempre presente, serio e puntuale
nel mantenere gli impegni presi, ma anche pronto ad incitarci e a
scherzare con noi. Basti pensare a come scherza e addirittura spesso
si allena assieme a noi sfidandoci ai rigori".
L'esultanza di Lo Giudice dopo il 3-0 al Real Aci | (Foto Roberto Santoro |
Vedendo
all'opera Lo Giudice dal primo giorno di preparazione, e ammirandone
le qualità tecnico-tattiche di attaccante in grado di puntare e
saltare l'uomo, di fare reparto da solo ma al tempo stesso di
mettersi al servizio dei compagni, ci si chiede cosa ci faccia in
Eccellenza un elemento in grado di militare in ben altre categorie.
Peraltro, nel suo curriculum figurano piazze importanti del calcio
siciliano: Noto e Licata in Serie D (6 gol segnati), Vittoria (12 segnature) e
Favara in Eccellenza. "In passato ho avuto serie possibilità
di giocare nel calcio che conta, ma le ho perse vuoi per immaturità
e vuoi per la giovane età (ma adesso a 23 anni non è che poi
sia vecchio, ndr). Adesso però voglio fare tutto al massimo e
farmi valere".
Damiano tifa
per il Milan; adora Leonel Messi, cui somiglia fisicamente, e del
quale predilige imitare l'esultanza. Fuori dal campo gli piace
mantenersi in forma facendo palestra (basta vederne i bicipiti), ma
dedica grandissima attenzione alla propria ragazza che "amo
da morire".
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