Riccardo Ancione a segno con la maglia numero 9 del Milazzo (Foto di Cosimo Formica) |
"Il Pistunina è la squadra che mi ha cercato
con più insistenza e sono contento di essere entrato a far parte di questa
famiglia". Sono state queste le prime parole di Riccardo Ancione da
calciatore dell'Usd Pistunina edizione 2017/18 nelle cui file si aspetta di
"fare un campionato in linea con i
programmi della società, cercando di evitare gli errori fatti l'anno scorso e
raggiungere la salvezza. Se sono già
pronto a scendere in campo? Non sono ancora in condizione, ho bisogno di
trovarne un minimo anch'io dal momento che molti ragazzi si allenano già da
diverse settimane".
Poche parole ma idee
molto chiare. E non potrebbe essere diversamente, vista la sua lunga esperienza
calcistica accumulata dalla C/2 in giù, mettendo a segno in carriera qualcosa
come un centinaio di reti all'attivo, con una media attorno alle dieci
segnature a stagione. "Spero di dare
il mio contributo e di fare bene per me e la squadra".
A Messina e dintorni il cognome Ancione è
garanzia di serietà e qualità calcistica: oltre a Riccardo, ci sono il fratello
Simone e il cugino Daniele freschi di firma con Adrano e Camaro, quest'ultimo
di nuovo avversario in Coppa Italia nel prossimo week-end ("Sarà un piacere affrontarli da avversari").
Ma anche a Merì, militante invece di Promozione, c'è Emanuele il quale sembra
sia cugino di terzo grado di Riccardo.
Tre domande: come vedi il prossimo torneo di
Eccellenza, che tu frequenti da una vita?
"Vedo 4-5 squadre superiori, mentre per il
resto c'è molto livellamento".
Un'estate contrassegnata da parecchi ritiri
illustri. Su tutti quello del Milazzo, l'ultimo club nel quale hai militato.
"Quello del Milazzo era una logica
conseguenza, come il resto delle squadre che fanno il passo più lungo della
gamba. Purtroppo oggi è difficile fare calcio soprattutto a questi
livelli".
Un'ultima battuta: cosa significa essere genero
di un mito del Messina dei bei tempi che furono come Loris De Carolis (Ancione
è sposato con la figlia Claudia, nonché papà di una bimba, ndr)?
"Per i tifosi del Messina De Carolis
rievoca vecchi e bei ricordi. Adesso il calcio è cambiato e di bandiere ce ne
sono poche".
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