Paolo Cannuni con la maglia della Torrenovese |
L'attaccante nativo di Barcellona ricorda poi i momenti salienti del biennio a Torrenova: "Nel primo anno siamo saliti in Promozione, vincendo i play-off con un manipolo di ragazzi con trascorsi in gran parte di Prima Categoria. Quest'anno, invece, pur arrivando sesti da neopromossi, e quindi sfiorando la zona play-off, ci siamo preso lo sfizio di battere le prime della classe e questo per me vuol dire tanto. Sul piano personale, sempre nell'ultima stagione, ho segnato molto poco rispetto alla mia normale media realizzativa ma in compenso mi sono messo a disposizione della squadra, con tanti assist e un lavoro di sacrificio, così com'è voleva il mister"
Cannuni si è così fermato a quota 3 reti, facendo però le fortune dei compagni Lima (17 marcature), Truglio (7) e Gioitta (6). Adesso però si volta pagina, in vista di una nuova e ultima avventura da calciatore prima di appendere le scarpe al chiodo. "Per ora posso soltanto dire di essere già contattato da un amico e allenatore, col quale ho già lavorato in passato ricevendo notevoli gratificazioni. E siccome sarà il mio ultimo anno da giocatore, vorrei trascorrerlo all'insegna del divertimento, ma con la serietà e professionalità che da sempre mi accompagnano, per lasciare un bel ricordo al calcio messinese".
Con l'avanzare dell'età cambiano ovviamente le priorità di ciascuna persona e in tal senso non fa eccezione il bomber barcellonese: "Alle soglie dei 40 anni (li compierà il prossimo novembre, ndr) darò la precedenza al lavoro. Partire ogni giorno da Milazzo, la città in cui abito, per andare a Torrenova per allenamenti e gare casalinghe, o ancor più nel palermitano per le gare esterne, è diventato un grande sacrificio".
Hai già pensato al dopo-carriera da calciatore? Farai l'allenatore?
"Assolutamente no - risponde seccamente Cannuni -. Per il futuro mi piacerebbe trascorrere in qualche scuola-calcio le pause pranzo che mi concede il lavoro (lui opera a Messina, ndr). A insegnare calcio? E' un'espressione troppo esagerata, direi piuttosto che vorrei divertirmi assieme ai bambini (Paolo è papà del piccolo Cristiano, ndr) regalando a loro e a me stesso qualche ora di spensieratezza all'insegna del volontariato. La mia è solo un'idea, ma è ancora un po' presto per pensarci. Ne riparleremo nei prossimi mesi..."
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