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Benedetto Bottari |
Finisce oggi, sebbene il diretto interessato non sappia dire se "si tratta di un addio di un arrivederci", l'esperienza quasi ventennale di Benedetto Bottari nel calcio dilettantistico messinese dei "grandi": il giovane, ma già navigato dirigente messinese, ha deciso di ripartire dalla "Fair Play", società peloritana di puro settore giovanile.
"Il calcio e' un'emozione. Magari la mostrerò ai bambini della scuola calcio Fair Play. La mia nuova avventura. Ricomincio da dove inizia la passione", sono le parole con cui Bottari da' l'annuncio al termine di un lungo e appassionato post sulla propria pagina facebook, nella quale riepiloga le proprie 18 stagioni da dirigente calcistico, senza sottrarsi dall'affondare il dito nella piaga. "Per ora il calcio dilettantistico, quello dei "grandi", che è stata la mia seconda casa per quasi vent'anni, lo lascio alla porta e non solo perchè attraversa una crisi economica senza precedenti, ma più che altro perchè attraversa una crisi di valori che reputo, ormai, cronicizzata. Megalomani in cerca di consensi che mai troveranno, squattrinati in cerca d'autore, squallidi avventurieri colmi di presunzione. Oggi il calcio alle nostre latitudini è tutto questo, condito da qualche rarissima eccezione. Così continuare a saltellare da una parte all'altra all'interno di un sistema, che non riconosco più come il mio, lo ritengo infruttuoso per la mia crescita. Sì, perchè il calcio per me è stato sinonimo di crescita e non sinonimo di vetrina, doppio petto e pagliacciate varie".
Ma la storia calcistica di Benedetto Bottari è ricca di pagine da ricordare, sia pure con qualche piccolo rimpianto: " E' stato un percorso bellissimo! 18 stagioni. Non sono riuscito ad aprire il cassetto che custodiva il mio sogno che era quello di diventare professionista, ma ci sono andato vicino. Eccome se ci sono andato vicino! Poi ho proseguito solo per il piacere di fare calcio, ma quello che ho provato lungo il percorso e' stato straordinario. Come in un film. Custodirò gelosamente il ricordo di tutto: sconfitte amare, delusioni atroci, promozioni ottenute, le tantissime finali disputate, le centinaia di persone conosciute. Voltandomi indietro mi rende orgoglioso piu' di ogni altro aspetto il fatto di essere rimasto a lungo in quasi ogni posto dove sono stato: quattro anni di Real Messina, quattro di Villafranca (compresa la stagione appena conclusa con gli amici del Villafranca Messana), gli oltre sei anni di Milazzo ed i 4 anni di Due Torri. Chiedo scusa per gli errori commessi e chiedo scusa alle persone ferite. Tanti gli atleti, tecnici, collaboratori, amici che vorrei e dovrei ringraziare e abbracciare, troppi. Dimenticherei qualcuno. Sicuro".
Bottari fa un'unica doverosa eccezione, relativamente al suo periodo milazzese: "Preferisco rivolgere uno sguardo al cielo - sottolinea . e mandare un bacio a chi oggi non è piu' tra noi, ma sento vicino a me ogni singolo giorno. Chi ha avuto la fortuna di incrociare il cammino di Marco Salmeri ha avuto la fortuna di conoscere la parte più genuina del calcio. ".