sabato 13 giugno 2015

Miano: "Grazie Pistunina. Il 27 mi sposo, ma attendo altre offerte".





"Dopo 4 anni di permanenza era giusto che la società fosse libera di fare le proprie scelte e che io potessi dedicarmi maggiormente alla mia vita privata soprattutto in vista del mio matrimonio (giorno 27 convolerà a nozze, ndr)".
Sono queste le prime parole di Nello Miano dopo la "separazione consensuale" con il Pistunina avvenuta lo scorso 20 maggio. Un quadriennio intenso quello trascorso dal tecnico roccalumerese che, con la consueta signorilità, accetta molto volentieri di tracciare un bilancio finale. "Pur non avendo vinto dei campionati - esordisce - ogni anno abbiamo comunque raggiunto dei piccoli ma significativi traguardi: nella prima stagione, da matricola, ci siamo salvati con ben 4 giornate di anticipo lanciando un bomber come Peppe Amante; in quella successiva, cui si lega il mio maggior rammarico, abbiamo accarezzato la vittoria nel nostro raggruppamento, salvo poi registrare un leggero calo nel girone di ritorno. Tra le individualità c'è stata la performance realizzativa di Luca La Speme  La terza stagione è stata quella del quinto posto, con la "beffa" del mancato accesso ai play-off per il distacco dei punti. In compenso, però, ci siamo presi la soddisfazione di vincere il titolo regionale Juniores mettendo in evidenza alcune individualità come Prezioso Ghartey. Infine, nell'ultima annata, dopo le prime venti giornate a discreto livello in cui siamo stati in lizza per le prime posizioni, a partire dalla sconfitta col Troina abbiamo un pò staccato la spina salvandoci a due turni dal termine. La squadra Juniores, pur non raggiungendo stavolta la fase regionale, ha comunque primeggiato nel proprio girone".
Giorgia e Salvatore Velardo
Poi è l'ora dei ringraziamenti. Quelli di Miano non sono formali ed asettici, come si è abituati spesso ad assistere nel mondo del calcio, ma appaiono veramente sentiti a dimostrazione del legame quasi familiare mantenuto con il Pistunina. Tanto da non escludere anch'egli, così come ha fatto nei giorni scorsi il direttore sportivo Mortelliti, un possibile replay dell'esperienza in un futuro non lontano. "Su tutti il mio grazie lo rivolgo al presidente Salvatore Velardo e alla figlia nonché vicepresidente Giorgia, alla quale nel mio periodo ho avuto il piacere di veder muovere i primi passi da dirigente calcistica. Mi sarebbe piaciuto poter avere al mio fianco, in panchina, anche lo storico "presidentissimo" Mimmo Velardo, cosa che invece è avvenuta con il fratello Andrea. Il mio pensiero poi va al diesse Mortelliti, col quale ci conoscevamo già da prima avendo lavorato assieme al Taormina; a Sandro Pinizzotto, Nino Nicosìa e Gino Coluccio, ma non dimentico neppure Angelo Saija che è stato con noi per 3 anni. Un grandissimo grazie anche a Giovanni Ruello e Damiano Privitera".
Infine, chiediamo a Miano cosa si aspetta a livello personale in vista della prossima stagione calcistica: "Al momento l'unica certezza è che continuerò a fare volontariato, assieme all'associazione salesiana Cepas, con i detenuti del carcere di Gazzi, che tantissime soddisfazioni mi hanno regalato negli scorsi mesi. Tornando invece alla Figc, mi auguro di avere la possibilità di lavorare in una società che - indipendentemente dalla categoria - porti avanti un discorso di programmazione seria, senza voli pindarici ma puntando sui giovani guidati da 3-4 uomini di esperienza. E' questa la mentalità che ci ha contraddistinti nei 4 anni di Pistunina. Se non ci saranno questi presupposti rimarrò fermo, anche se soffrirei parecchio senza il calcio che resta la mia grande passione. Se finora ho già ricevuto qualche offerta? L'unica concreta è stata quella del Giarre, il quale però poi ha preferito optare su Carmelo Mancuso. Per il resto solo qualche "pour parler", ma nulla più, che mi collegava alla Jonica S.Teresa. Ma anche il quadro generale dilettantistico è quasi del tutto immobile, almeno a livello messinese, tranne qualche possibile fusione tra Nizza ed Alì oltre a quella tra le società di Letoianni".  

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