Paolo Cannuni (Foto pagina facebook Torrenovese |
"La mia decisione di rimanere a Torrenova l'avevo maturata sin al momento del triplice fischio finale della finale play-off. Aspettavo solo di incontrare la dirigenza per concludere l'accordo. Qui c'è un progetto duraturo frutto di un ambiente ideale per fare calcio....".
Parole e musica di Paolo Cannuni, a poche ore da distanza dall'ufficializzazione del rinnovo del sodalizio con la Nuova Polisportiva Torrenovese. Un "matrimonio" che sembra destinato a durare per lungo tempo, a giudicare dal tenore delle dichiarazioni rilasciate dal forte attaccante nativo di Barcellona. "Mi hanno molto gratificato le parole del sindaco Castrovinci che mi considera ormai un torrenovese a tutti gli effetti. Alla luce di questo e del feeling con dirigenza, allenatore e compagni, non avrei mai potuto andarmene pur essendomi arrivate diverse richieste. A parte ciò, chi mi conosce poi sa che io do' sempre la priorità all'ultima formazione in cui ho militato".
A Torrenova insomma ci sono le condizioni per fare bene: "La società - prosegue Cannuni - sta lavorando per allestire senza grande spese una squadra "simpatica" in grado di affrontare un dignitoso torneo di Promozione. In più quest'anno verranno completati gli spogliatoi dell'impianto sportivo, sul quale in un futuro non lontano verrà impiantato un campo di ultima generazione".
Il bomber a quasi 39 anni (li compirà a novembre) si sente ancora in grado di fare la differenza: "Se non avessi vinto i play-off mi sarei ritirato - confessa -. E invece quest'ulteriore salto di categoria ha mantenuto alta la mia voglia di lottare. Se alla mia età, in finale play-off, mi sentivo quasi come se stessi volando il merito è tutto di mister Sarino Salmeri, da sempre il mio preparatore personale, col quale da lunedì mi rimetterò al lavoro sostenendo una sorta di "pre-preparazione" - con l'ok di mister Alessio Di Marco - prima di aggregarmi alla squadra a fine agosto. Io, da parte mia, ci metto una vita sana all'insegna di una dieta ferrea. Anzi, per le mie abitudini i festeggiamenti per il salto in Promozione protrattisi sino a qualche settimana fa sono durati anche troppo...."
In vista del" varo dei gironi per la stagione 2018/19, Paolo Cannuni esprime un sentito auspicio: "Mi auguro che la Figc allestisca un girone di Promozione tutto messinese. Ciò ci consentirebbe di divertirci maggiormente e portare più persone sugli spalti, ma anche di evitare trasferte costose e sacrificanti soprattutto per chi è costretto ad abbandonare anzitempo il posto di lavoro. Ricordo ancora con piacere i tempi in cui non esisteva ancora l'Eccellenza (varata per la prima volta nel 1990/91, ndr) e dalla Promozione si passava direttamente alla Serie D: c'era meno squadre ma non ricordo ritiri a stagione in corso".
L'attaccante peloritano non vede una crisi economica alla base delle difficoltà del calcio siciliano. "Se la gente preferisce spendere per un abbonamento a Sky, più costoso che seguire la squadra del proprio paese che gioca a pochi km. di distanza, ciò significa che non c'è una carenza finanziaria. Tutto questo - è la ricetta di Cannuni - secondo me si può evitare solo aggregando gli appassionati del calcio locale e il modo migliore consiste nell'evitare di dividere le squadre messinesi costringendole a giocare nel palermitano o nel catanese".
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