Un
altro salto di categoria arricchisce il già prolifico palmares calcistico di Paolo
Cannuni: il bomber barcellonese classe '79 ha appena conquistato il salto in
Promozione nelle file della Torrenovese, dopo l'ultimo 2-2 nei play-off con
la Castelluccese. "E' stata una
splendida giornata di sport - tiene a sottolineare Cannuni - vissuta all'insegna dell'armonia tra
squadre, dirigenze e sostenitori da prendere tutti ad esempio. Per quanto ci
riguarda, non eravamo partiti per vincere il campionato di Prima Categoria ma,
una volta trovatici in lizza, non ci siamo tirati indietro impegnandoci allo
spasimo. Non siamo riusciti ad approdare direttamente in serie seuperiore, anche
se proprio quella sconfitta con l'Acquedolci - assieme alla vittoria d'andata
con la Castelluccese e a quella con la Sfarandina ottenuta malgrado la mia
assenza ci hanno dato quel supplemento di
rabbia sportiva e consapevolezza determinanti per raggiungere comunque
l'obiettivo".
Il
giocatore individua delle peculiarità in questa stagione vincente con la
Torrenovese. "Sebbene nella mia
carriera di vittorie e promozioni io ne abbia collezionate a iosa - spiega
- l'ultima riveste un sapore particolare.
Tornavo infatti in una piazza nella quale 10 anni perdemmo lo spareggio per
andare in Eccellenza, per cui ci tenevo a riportare la Torrenovese in un
campionato come la Promozione più consono al proprio blasone. Una piazza dove
contano ancora parecchio i rapporti umani, e per dimostrarlo faccio un solo
esempio: io ho sempre avuto eccellenti rapporti anche extracalcistici con i
miei allenatori - alcuni veramente importanti come Felice Miceli, Michele Lucà
e Salvo Cambria - ma rispetto a loro Alessio Di Marco è l'unico al quale mi sento
di dare del "tu". Lo ringrazio di cuore, al pari del presidente, del
Sindaco, del ds Pulvino e di quei "cavalli pazzi" dei miei compagni
con cui abbiamo formato un magnifico gruppo".
Sul
piano personale a Cannuni la stagione 2017/18 ha portato in dote ulteriori 17
reti, di cui quattordici in campionato e tre in Coppa Sicilia, grazie alle
quali sale a quota 389 marcature in carriera. "Cerco di fare una vita sana e di allenarmi bene. E di questo devo
ringraziare mister Sarino Salmeri, mio amico e preparatore personale grazie al
quale sono arrivato in splendida forma all'epilogo della stagione".
E
di "fame" ne ha ancora parecchia, a dispetto dei suoi quasi 39 anni sebbene
sia ancora presto per scegliere se rimanere o meno a Torrenova. "E' ancora presto per parlare del 2018/19 - conclude l'attaccante - in
quanto si prevedono almeno 20-25 giorni di festeggiamenti. Tuttavia, alla mia
età, intendo dare la priorità al mio lavoro dedicando ad esso più tempo per potermi
migliorare professionalmente. Ciò non
significa che smetterò col calcio, la mia grande passione che regala tante
soddisfazioni anche alla mia famiglia. Più semplicemente metterò il pallone un
po' secondo piano: poiché giocare le partite di sabato mi viene un po'
difficoltoso, intendo privilegiare quelle squadre che mi permetteranno di
giocare la domenica".
Nessun commento:
Posta un commento