La scorsa estate è
entrato nella famiglia dell'Usd Pistunina in punta di piedi, com'è nel proprio
stile. Da allora Salvatore Maisano, 45
anni, ha messo a disposizione del club rossonero l'esperienza polivalente di
massaggiatore in primis, e più in generale di collaboratore societario, accumulata nelle società, di calcio a 11 e a
5, nelle quali è stato precentemente tesserato: Real Giustra, Sporting Peloro
Messina, Messina Sud, Ghibellina, Fortitudo Camaro, Camaro e Messana.
Quando c'è da
sgobbare il buon Salvatore non si tira mai indietro: non a caso Miano l'ha
eletto tra i suoi punti di riferimento (un altra persona di fiducia è il
collaboratore tecnico Giovanni Ruello ) trovando in lui quella figura di "match analyst" che finora
gli era mancata. " Durante le gare
- spiega Maisano - oltre
ad assistere a tutti i momenti di gioco, per un pronto intervento in caso di
infortunio, prendo nota di tutto ciò che riguarda la fasi salienti:
schieramento tattico della squadra avversaria, sostituzioni, ammonizioni, espulsioni,
calci d’angolo e falli. Grazie a questi dati vado a redigere la statistica
relativa all’incontro giocato, unitamente ai risultati della giornata e alla
classifica, per poi consegnarla al mister. Questa esperienza con il Pistunina
si è finora rivelata abbastanza
positiva. Mi sono inserito bene grazie al fatto di conoscere già, da
avversario, lo "zoccolo duro" della squadra".
Di certo per te si tratta della prima stagione in
Eccellenza..
"Proprio così, ma ci arrivo dopo aver fatto la gavetta
in Promozione per tre anni, in Prima Categoria per cinque e in Seconda per uno".
Cosa ricordi con piacere dei tuoi trascorsi?
"Da calciatore sono cresciuto nella Usd Camaro
1969 con il mitico Turiddu Fazzio e la famiglia Bonansinca, facendo la trafila
dai Pulcini fino ai Giovanissimi per poi smettere a causa degli impegni
scolastici. Dopo aver intrapreso l’attività lavorativa (Maisano è sottufficiale
della Capitaneria di Porto, ndr) ho ripreso a giocare nei tornei messinesi tra
cui la Uisp. Da collaboratore societario le squadre che mi sono rimaste
maggiormente nel cuore sono il Camaro, dove ho mosso i primi passi da
calciatore, è il Messina Sud del 2011, con cui abbiamo vinto con larghissimo
anticipo la Seconda Categoria ma anche la Coppa Trinacria, un trofeo che a
Messina mancava da molti anni. Ma sono tanti i personaggi cui sono grato ed ai
quali sono rimasto legato anche nell'extracalcio: su tutti Salvatore Bonaffini, per me un amico fraterno; Nino De Luca e Maurizio
De Leo, Piero Danzè, l'amico Frisone che allo Sporting Peloro mi ha molto
insegnato come massaggiatore. E quindi Ciccio De Luca, Santino Errante, Nino Naccari,
Pasquale Rando e Salvatore La Mendola per i calcio a 5"
E tra i giocatori?
"Ne ho conosciuti tantissimi e non è facile ricordarli
tutti. Se ne dimenticassi qualcuno spero non se la prenda a male, in quanto voglio bene a tutti loro. Alcuni, però, mi hanno lasciato un qualcosa
dentro a livello affettivo e di ricordi: Corrado Randazzo, Salvatore Giordano e
Salvatore Battiato (per il calcio a 5);
Ciccio Venuti (soprannominato "u’
curina"), Michele Luca’ ("u
mister – Mourinho") , Roberto Cambria, Ciccio Monaco, Gianluca Sanfilippo,
Peppe Buda, Pasquale Minissale, Ciccio Ingemi ed in particolar modo Gianluca
Gazzè, ragazzo serio e di un rispetto sopra il normale".
Torniamo al presente: in Eccellenza dove può arrivare la
matricola Pistunina?
"La salvezza è sicuramente alla nostra portata,
ma non sarà facile raggiungerla. L’importante è fare più punti possibile nel
girone di andata, poiché in quello di ritorno comincerà un altro campionato".
II girone d'andata volge ormai al termine: che idea ti
sei fatto?
"Ci sono squadre abbordabili ed inferiori al
Pistunina, in lotta per ottenere una tranquilla salvezza facendo leva
sull'esperienza accumulata in questi campionati. Poi c'è l'alta classifica con
formazioni attrezzate a vincere il campionato, forti di un'organizzazione
diversa e soprattutto di un budget assolutamente non paragonabile al nostro. In
molti guadagnano stipendi mentre da noi esistono solo rimborsi spese".
Sulla base della tua esperienza, come e quanto è
cambiato il calcio dilettantistico messinese?
"Direi che si è parecchio involuto, sia per il
discorso degli under obbligatori sia perché a livello economico quasi nessuno,
non essendoci riscontro e sostegno da parte di nessuno (istituzioni / sponsor ),
intende rimetterci di tasca propria per una squadra di calcio".