Hanno
preso il via oggi, venerdì 8 maggio,
nella Sala Multimediale dell’Istituto antoniano Cristo Re, i lavori
dell’undicesima edizione delle “Giornate
messinesi del medico di famiglia” e dell’VIII Congresso
provinciale della Simg,
Società Italiana di Medicina Generale. “La medicina generale tra professione e formazione”
il tema del convegno.
L’importante
assise medico-scientifica, che proseguirà domani dalle
9 alle 13.30, è organizzata dalla SIMG, Società Italiana di
Medicina Generale, con il patrocinio dell’Ordine dei medici
chirurghi e degli Odondoiatri di Messina. Presidenti
del convegno i Dottori Sebastiano Marino e Santi Inferrera.
L’appuntamento
si preannuncia di grande interesse scientifico e di notevole impatto
sociale. In un’epoca che vede sempre più ridotti gli investimenti
nella sanità, sottoposta a tagli sempre più drastici, i medici di
base devono ogni giorno affrontare il difficile compromesso tra la
cura più appropriata e la spesa relativa ai farmaci. La
Medicina generale, infatti, è da tempo al centro dell’attenzione
dei politici della salute. Attraverso di essa, si tenta di offrire al
paziente un servizio sanitario di qualità, ma a basso costo. Da qui
la necessità di mettere in atto l’appropriatezza della cura,
ovvero fornire ai medici di famiglia, quegli strumenti utili per
gestire al meglio percorsi terapeutici lunghi e costosi.
Al
centro dei lavori, le quattro aree terapeutiche che sempre più
spesso vengono messe sotto la lente d’ingrandimento da parte degli
amministratori della sanità, in quanto riguardano le patologie più
diffuse e che impegnano maggiormente il sistema sanitario anche dal
punto di vista economico.
Si
tratta del diabete, dell’ipertensione, di cardiopatie ischemiche e
di broncopatie croniche, malattie che presuppongono un trattamento
farmacologico lungo e costoso.
“L’appropriatezza
della cura” - afferma il dott. Sebastiano Marino, che insieme al
dott. Santi Inferrera presiede il congresso - passa attraverso la
prevenzione, soprattutto per quel che riguarda le malattie cardio
vascolari. Un corretto ed equilibrato stile di vita, insieme con un
miglior uso dei farmaci da parte del paziente, contribuirebbero senza
dubbio al raggiungimento di un maggiore equilibrio tra spesa
sanitaria ed efficacia della cura”.
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