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Paolo Cannuni con la maglia dell'Aquila Bafìa... |
"Avevo deciso di smettere al termine di
questa stagione 2019/20, ma stante la situazione Covid che ci ha impedito di completarla
e di puntare al salto di categoria - l'obiettivo di partenza del presidente
Carmelo Rao -, nei riguardi di quest'ultimo avverto l'obbligo morale di
prolungare di un altro anno. M'incontrerò presto con lui e il mister per
proporre e concordare questa soluzione, compatibilmente con i miei impegni di
lavoro".
In vista dei 41 anni da compiere il prossimo novembre, Paolo Cannuni non lascia ma
raddoppia, volendo parafrasare il titolo dello storico quiz di Mike Bongiorno.
Il tutto con buona pace dei propositi di abbandono dell'attività agonistica che
il bomber barcellonese aveva preannunciato la scorsa estate, in occasione del
consueto bilancio della stagione precedente.
E
poi sta per ricorrere il 50° anniversario dalla fondazione dell'Aquila Bafìa: un motivo in più per non
appendere le scarpe al chiodo, in modo da non perdersi una simile ricorrenza da
protagonista in un sodalizio calcistico verso il quale nutre un profondo senso
di riconoscenza, avendovi militato in due distinte occasioni.
"Per dare l'idea di chi sia il presidente Rao
basta un solo aneddoto - tiene a sottolineare Cannuni -. Il 4 maggio, subito dopo la fine del lockdown,
il presidente ha voluto confermare tutti e saldare tutte le spettanze
dell'ultimo mese. In 25 anni di carriera da calciatore, non avevo mai incontrato
una simile persona a capo di una società calcistica".
Paolo
vuole anche riscattare un'annata personale alquanto sfortunata, e non per sue
colpe, considerando i suoi standard abituali. "Pur avendo superato la soglia dei 10 gol, sono stato condizionato
da un incidente stradale avvenuto a fine novembre, che mi ha causato lo
strappo a una spalla. Un fatto davvero incredibile per il sottoscritto, che in
via sua non aveva mai subìto alcun infortunio. A febbraio ero rientrato e,
nonostante al 30% della condizione, avevo anche segnato un gol al S.Fratello.
Purtroppo, nel momento in cui mi ero rimesso in forma, è arrivato questo
lockdown".
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... E qui nelle file della Torrenovese |
Un'annata
che, al momento dell'interruzione d'inizio marzo, vedeva l'Aquila al terzo
posto nel proprio girone: "Onore al
San Fratello, capolista del raggruppamento con pieno merito. La nostra stagione
non è stata quella ci auguravamo, ma sono certo che se non ci fosse stato il
Covid avremmo avuto tutte le carte in regola per salire di categoria.
Un'esperienza drammatica, la pandemia, che ci ha fatto capire un po' a tutti
come su questa terra siamo solo di passaggio. Per me, abituato a stare fuori di
casa intere giornate, tra calcio e lavoro, è stato un po' difficile cambiare le
mia vita normale. In compenso però ne ho approfittato per gustarmi in pieno la
mia famiglia".
Cannuni
prevede ripercussioni molto negative soprattutto per il calcio dilettantistico: "Gli effetti saranno drammatici
soprattutto per le piccole società, molte delle quali secondo me si apprestano
a chiudere i battenti. Perciò ai vertici del calcio regionale consiglierei di
eliminare alcuni gironi di Prima Categoria e qualcuno di Promozione, al fine di
non falsare i campionati con i ritiri di squadre che si verificano puntualmente
nelle ultime stagioni, e in modo da assicurare anche agli stessi tornei una maggior qualità".