lunedì 4 maggio 2015

Messana in Promozione, la rivincita di Furnari e dei giocatori

"Il calcio concede la possibilità di dimostrare sul campo il proprio valore, smentendo chi non crede in te. Noi abbiamo dimostrato con i fatti di valere". Smaltita l'euforia per la storica conquista della Promozione (la prima ottenuta sul campo nella sua carriera da allenatore), è tempo di riflessioni per l'allenatore della Messana Peppe Furnari il quale, a mentre fredda, si gode al pari dei propri giocatori la rivincita nei riguardi di qualche scettico che, verso metà stagione, causa un avvio di stagione in chiaroscuro, l'aveva messo in discussione . "Non si tratta di togliersi sassolini dalla scarpa - tiene a sottolineare il mister ,- ma semplicemente di dare le opportune risposte sul campo a qualcuno che, tra novembre e dicembre scorsi, pur non essendo abituale frequentatore dei nostri allenamenti, ha avuto da ridire sull'impegno e le prestazioni della squadra. Ma per fortuna c'è stato anche chi - e parlo dei dirigenti De Luca, Ammirata, Sorrenti e Arrigo sempre presenti - ci ha sempre sostenuti testimoniando il fatto che noi pagavamo assenze importanti. Tuttavia le critiche, anzi abbatterci, hanno avuto l'effetto di cementare il nostro spogliatoio: così, una volta recuperate tutte le pedine mancanti e innestati a dicembre nuovi elementi come Pagliaro e Tavilla che ci hanno dato forza morale prima ancora che numerica, si è potuto vedere tutto il valore della Messana".
Il compianto dirigente Giuseppe Turiano (detto il "mago") e mister Tiano,
due personaggi che hanno fatto la storia della Messana
(Foto di Roberto Santoro)
Il crescendo della formazione messinese nel girone E di Prima Categoria è stato impressionante, con il successo nei play-off a discapito di formazioni meglio piazzate in classifica come Atletico Messina e Atletico Taormina, sino all'ultimo e decisivo spareggio di ieri con il Biancavilla vinto ai rigori. "Non si fanno per puro caso 13-14 risultati utili di fila vincendo 7 partite consecutive - riprende Furnari - tant'è che nel girone di ritorno siamo stati battuti soltanto dal Camaro. Ma è facile viaggiare sulle ali dell'entusiasmo quando le cose vanno bene, in quanto la vera forza di una squadra si vede soprattutto nei momenti difficili. Da noi, ci tengo a sottolineare, non si è mai smesso di lavorare. Sono felice soprattutto per i nostri fantastici giocatori che meritavano più di tutti la serie superiore. Per rendere l'idea del nostro gruppo, mi piace citare anche chi come Alessio Naccari, pur essendo infortunato, veniva ugualmente al campo per sostenere e incoraggiare i compagni".
Peppe Furnari (Foto Roberto Santoro)
Smaltita l'euforia, in casa Messana bisognerà programmare per tempo le mosse in vista del primo storico torneo di Promozione. Mai, infatti, era arrivato così in alto lo storico club del capoluogo fondato nel 1966 (stesso anno in cui Mimmo Velardo diede vita all'U.S. Pistunina) da un gruppo di dirigenti qualcuno dei quali è venuto a mancare (su tutti l'indimenticabile "mago" Giuseppe Turiano).  Pertanto mister Furnari, dall'alto della conoscenza di questi tornei accumulata anche nella lunga carriera da giocatore, tiene ad aprire gli occhi sin da ora alla propria dirigenza. "Adesso non sarà più un gioco - dice senza peli sulla lingua -. Se non ci si organizza per tempo rischiamo di compiere la stessa fine di Riviera e  Ghibellina. Questo nuovo campionato implicherà un impegno organizzativo ed economico non indifferente, soprattutto per quanto riguarda le trasferte che non saranno più dietro l'angolo. Ma bisognerà disporre di un campo di allenamento che ci permetta da sopperire con il lavoro - e ce ne vorrà parecchio - al gap rispetto a quelle formazioni ben più attrezzate della nostra in termini di budget".

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