| Il "presidentissimo" Mimmo Velardo assieme all'amico di sempre Vittorio Catalano (Foto Roberto Santoro) |
Le
lacrime del "presidentissimo" Mimmo Velardo, oggi 76enne, sono state
il momento più toccante del "Pistunina Day" - ossia la festa per il
50° anniversario del club - la cui parte principale si è svolta nel pomeriggio
allo stadio "Franco Scoglio". Lo storico fondatore del sodalizio
messinese, sempre lucidissimo a dispetto di qualche problema di salute contro cui
combatte da anni, si è commosso nel rivedere generazioni di ex ragazzi da lui cresciuti e forgiati, oggi
con qualche anno in più, precipitatisi al San Filippo soprattutto per il
piacere di riabbracciarlo, oltre che per salutarsi con tanti loro coetanei e non, al
fine di ricordare i bei tempi che furono.
Un
centinaio circa, tra ex dirigenti, calciatori di ieri e oggi, accompagnatori e
accompagnatrici, le persone che hanno aderito all'invito del club rossonero.
Tutto si è svolto secondo il programma predisposto dall'attuale presidente
Salvatore Velardo, in collaborazione con il consigliere Alessandro Pinizzotto e
il direttore sportivo Raimondo Mortelliti, ivi compresa l'esibizione della
scuola calcio, la partitella tra vecchi e nuovi atleti (alcuni con tanto di
pancetta in bella vista) e la premiazione finale con il numero uno del club ad omaggiare di una targa ricordo il padre Mimmo.
La separazione tra la tribuna centrale e il rettangolo da destinazione
ha fatto, poi, da pannello alla mostra di foto e maglie storiche dell'Usd Pistunina
dal 1966 in poi. Numerose e significative le testimonianze storiche ripescate negli archivi
della storica sede del club di via Consolare Valeria: ad esempio gli scatti che
ritraggono assieme a Luciano Moggi il presidentissimo Velardo, lui
anti-juventino sfegatato nonché tifosissimo milanista nel corso degli negli anni '90
allorquando il patron del Pistunina era uno dei delegati regionali alle
assemblee nazionali della Federcalcio.
| Foto ricordo (scatto di Roberto Santoro) |
Ma
le foto esposte ritraevano anche uomini venuti prematuramente a mancare da qualche
anno, sempre ricordati con immenso
affetto: ad esempio il mister Santino Talluto, rappresentato oggi dal figlio
Giovanni anch'egli ex calciatore del Pistunina, e il bomber Carmelo Mobilia
ucciso nell'agosto 2014, a soli 43 anni, da un infarto fulminante. Oppure il caso di La Speme papà e due figli, tutti e tre con trascorsi da giocatore (Matteo l'unico figlio presente nella circostanza, dato che Gianluca era assente per la contemporanea Comunione del figlio).
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