Paolo Russo (Foto Roberto Santoro) |
Comincia nel miglior modo
possibile l'avventura di Nello Miano sulla panchina del Pistunina. Grazie a una rete siglata dal giovane centrocampista Paolo
Russo, cinque minuti prima del 90', i rossoneri hanno espugnato il
campo del Merì. Soddisfazione da parte
del tecnico roccalumerese per questo suo secondo "battesimo" della
panchina, non solo per i tre punti che fanno compiere un bel balzo in avanti
nel girone B di Promozione, ma anche per la risposta ricevuta dalla squadra.
"Tecnicamente non è stata una grande
partita, ma abbiamo ottenuto comunque un grande risultato - esordisce Miano
-. Ed era ciò che più ci interessava in
questo momento: forse c'è stato anche un pizzico di fortuna, ma prima del gol
le nostre occasioni da rete le avevamo costruite. Ringrazio i ragazzi per la loro
prova di grandissimo carattere e la disponibilità dimostratami sin dal primo
giorno, nonché la società per avermi permesso di rientrare nel circuito".
E l'effetto Miano si è avvertito
non solo tra i giocatori, ma anche sulla società: basti pensare che oggi,
proprio in coincidenza dell'esordio del mister,
il presidente Salvatore Velardo ha deciso di tornare a sedere in
panchina. Cosa che non avveniva da qualche mese. E a fine mese il massimo
responsabile del club ha festeggiato assieme ai propri giocatori "Diciamo che nei precedenti quattro anni di
Pistunina si è creato un
significativo rapporto umano - aggiunge il tecnico - sia col presidente che con il gruppo storico del club. In tanti, anche
tra quelli che non ci sono più, si sono fatti sentire negli ultimi giorni dopo
aver appreso del mio ritorno. E proprio per questo motivo mi sembra di non
essermi mai allontanato da qui, sebbene sino alla scorsa settimana non
immaginassi neppure lontanamente di essere richiamato qui".
Sul piano tattico Miano ha
cominciato a sperimentare le proprie idee: un 4-4-2 basato su dieci undicesimi
utilizzati dal suo precedessore Accetta (unica eccezione il giovane terzino destro
Danilo De Francesco). La novità principale è stato riportare Ciccio Ingemi
a fulcro della manovra. Unica nota stonata l'espulsione, per somma di ammonizioni, subìta da Fabio Campo che ha dato linfa al forcing finale del Merì. "Anche se c'è ancora molto da lavorare i
ragazzi hanno cominciato a mettere in pratica la mia mentalità - aggiunge -
basata sull'immediata verticalizzazione
della manovra. E su questa strada occorrerà continuare, senza eccedere
nell'euforia ma con costante applicazione".
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