Salvo Principato (Foto Roberto Santoro) |
Reciproco fair-play nel dopopartita del "Celeste"
tra gli allenatori di Pistunina e Sporting Taormina. Apre la danze il mister vincitore Salvo Principato: "E' stata una gara tra due belle squadre. Pur
essendo in agosto, e quindi nella fase iniziale della preparazione, entrambe hanno
giocato a viso aperto. C'è stato rispetto in campo e sugli spalti. Per quello
che è stato l'approccio alla nuova stagione, credo che sia io che Miano
dobbiamo essere contenti".
Circa la prestazione dei suoi, aggiunge: "Siamo un pochino in ritardo sul piano
atletico, per cui occorre migliorare sotto quest'aspetto. A inizio gara abbiamo
avuto - sfruttandola in pieno - l'opportunità di sbloccare il punteggio,
dopodiché siamo stati bravi a fare di necessità virtù dando quanto era nelle
nostre possibilità. Vorrei evidenziare come abbiamo schierato 4 juniores
nell'undici iniziale, due in più rispetto al numero minimo stabilito dalla Figc
regionale. Battaglia? E' un attaccante di prospettiva, se saprà
curare altri aspetti oltre quelli atletici penso possa fare strada.
In tema di calciomercato, ecco cosa replica Principato:
"Premesso che sono soddisfatto
dell'organico attualmente a mia disposizione, la società sta lavorando in tal
senso".
Infine, i cronisti accennano all'avvicendamento
infrasettimanale che l'ha visto subentrare in panchina a Gaetano Mirto di cui
era inizialmente vice: "Non ci ha
colti di sorpresa, era tutto o quasi organizzato dato che è stato lo stesso
Mirto a consigliare il nominativo del sottoscritto. Pertanto il mio
insediamento è stato accettato senza problemi da dirigenza e giocatori".
Mastica amaro invece l'allenatore del Pistunina, Nello Miano,
insoddisfatto della prova dei suoi: "Il
gol ha fatto la differenza per quanto riguarda il risultato, ma ci sono state
cose sulle quali dobbiamo migliorare se si vuol affrontare nel migliore dei
modi il campionato di Eccellenza. La partita di oggi evidenzia la necessità di
crescere sul piano della mentalità dell'organizzazione e dell'esperienza. In
questa categoria basta anche un piccolo episodio per decidere il match, com'è
successo nel caso dell'errore sulla punizione dalla quale è scaturito il gol
dello Sporting. In seguito non siamo riusciti a rimontare. Per ora siamo in
Coppa, ma se fossimo stati in campionato si tratterebbe di tre punti
"regalati". Non che il risultato
vittorioso sia immeritato per lo Sporting, non ha rubato nulla ed anzi devo
fare i complimenti alla squadra avversaria presentatasi ben organizzata
tatticamente, e che già comincia a star bene anche dal punto di vista atletico.
Noi paghiamo il ritardo di condizione di alcuni giocatori: come avrete potuto
notare, finora non è stato possibile sostenere l'intera preparazione con tutto
l'organico a disposizione. Ciò non toglie comunque che dobbiamo crescere
velocemente per poter affrontare il campionato di Eccellenza".
Quanto
ha pesato l'impatto con il manto erboso del "Celeste", dato che
finora vi eravate allenati su tutt'altra superficie?
"Ha
influito anche questo. L'erba è stata per noi una novità, avendo sempre lavorato
sempre su terra battuta. Gli avversari si sono adattati meglio di noi, essendo abituati
al sintetico che somiglia maggiormente all'erba naturale. Si tratta di una
serie di fattori che su cui dobbiamo crescere".
Nello Miano (Foto Roberto Santoro) |
Quanto
hanno pesato le assenze?
"Gente
come Casella, Quintoni, Buda e Lavecchia non si possono regalare, anche se nel
complesso non sono state le assenze a determinare questo nostro risultato negativo.
E' tutto l'insieme, ad esempio i nostri under 18 devono crescere come mentalità
e personalità: quando hanno la palla devono saperla giocare, e non solo sulla
fascia sinistra ma anche sull'altro versante".
Qualche cronista gli fa notare che a suo parere in attacco
Minissale, essendo indietro nella preparazione, andava forse lasciato meno
solo: "E' già tanto che abbia
giocato - ribatte Miano - avrebbe
dovuto essere Ciccio (Ingemi, ndr) ad
accorciare maggiormente".
Qualche altro cronista prova ad evidenziare anche le
note positive, come il neoentrato Andrea Graziano (classe '97), Caldore e Brancati in mezzo al campo, Gazzè a sinistra, Leo e Peppe De Salvo in difesa: "Noi non abbiamo sofferto e in effetti quelli
dello Sporting non ci hanno messi sotto. La partita è stata equilibrata e
decisa da un episodio. Però sto facendo il pessimista in funzione di quello che
dobbiamo migliorare. Se siamo bravi a farlo velocemente, è un conto;
diversamente bisogna sapere che occorrerà dare sempre il massimo e che potremo
tirare una linea soltanto all'ultima giornata del girone di ritorno. Se
cominciamo ad abbatterci dopo qualche episodio o risultato negativo, non si va
da nessuna parte. Occorrerà crescere innanzitutto a livello mentale".
Ci
si dovranno aspettare ulteriori operazioni di mercato?
"Non lo so, mi sembra una cosa
difficile. Da noi viene riconosciuto ai giocatori soltanto un piccolo rimborso spese a chi
viaggia in auto. Noi non possiamo certo paragonarci all'Acireale che l'altro
giorno ha ingaggiato Biondo, ma con l'attuale rosa al completo il Pistunina non
penso sia così male. Bisogna solo lavorare e migliorare senza abbattersi".
Pertanto
ci si dovrà aspettarlo ben altro Pistunina nel retour-match di Taormina?
"Contiamo di recuperare Buda e
Lavecchia - conclude Miano - mentre
per quanto riguarda Casella la sua contusione al piede potrebbe richiedere
quindici giorni di tempo per il recupero. Quintoni invece venerdì scorso ha
provato ad accelerare la preparazione, ma si sentiva il muscolo un po' indurito
per cui non possiamo andare a pressarlo".
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