E' ufficiale l'affiliazione della Messana all'AC Perugia Calcio sempre più vicine. La festa per la chiusura delle attività
della scuola calcio e del settore giovanile giallorosso, tenutasi ieri pomeriggio al Ristorante Gitano's di Torre Faro, ha permesso alle parti di mettere "nero su bianco". Presenti il direttore generale del club umbro, Mauro Lucarini, e il
responsabile delle società affiliate per la Sicilia, Raimondo Filippazzo.
Quest'importante accordo permetterà alla
Messana di entrare a far parte della nel “Progetto Academy” del Perugia che, avviato cinque
anni fa, conta adesso oltre 80 società affiliate in tutta Italia. La firma del
presidente Giuseppe Ammirata, alla presenza dei vice Lorenzo Arrigo e Piero
Pollicino, del direttore generale, Giovanni Munagò, del team manager, Rosario
Sorrenti, dei responsabili del settore giovanile e scuola calcio Gino Canale e
Giovanni Tavilla e della webmaster Cecilia Beninati, ha sancito l’affiliazione
con uno dei più importanti e storici club italiani e che, adesso, milita in
serie B. «La Messana è una vera famiglia, una squadra gloriosa della nostra
città che si affida a una società sportiva professionistica come il Perugia, ci
facciamo guidare per crescere, ma serve il contributo di tutti», ha dichiarato
il presidente Ammirata.
La
Messana, unica società messinese a poter vantare l’affiliazione con il Perugia,
darà così la possibilità ai suoi giovani tesserati di visitare il centro
sportivo della società calcistica umbra e di partecipare agli allenamenti dei biancorossi. In
futuro i più promettenti potrebbero anche compiere anche un importante salto di qualità
«Credo
molto nella collaborazione tecnica e Perugia è casa vostra», ha esordito il dg
perugino Mauro Lucarini, illustrando il progetto riservato al settore giovanile che fornisce tutti gli strumenti utili, dal kit a un modello innovativo di
insegnamento, non solo ai ragazzi ma anche ai tecnici perché - ha precisato -
«prima si allenano gli allenatori, poi i ragazzi. Le priorità sono la cultura, e quindi la
scuola, e il rispetto, mentre il calcio deve essere un divertimento per i
bambini. Il loro sorriso è la cosa più importante», ha concluso Lucarini.
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