Roberto Assenzio ai tempi del Camaro (Foto Roberto Santoro) |
Da Ferragosto Roberto
Assenzio è ufficialmente un calciatore della Sambenedettese, blasonata
società marchigiana cui è aggregato dallo scorso luglio e che al momento fa
parte dell'organico del torneo di Serie D, in attesa di comprendere se ci sono
reali possibilità di ripescaggio in Lega Pro. Per il centrocampista messinese classe
'87 (ventotto anni da compiere il prossimo 17 ottobre) si tratta della terza
avventura lontano dallo Stretto, dopo le esperienze con Akragas (due stagioni
in Serie D per complessive 33 presenze) e da dicembre 2014 alla Viterbese
(sempre nel massimo torneo dilettantistico nazionale, con 14 presenze e 4 reti
all'attivo). Per il resto, scorrendo a ritroso, la carriera del
"settepolmoni" peloritano, ci sono i precedenti con Città di Messina
(Eccellenza e Serie D conquistata sul campo), Camaro (Eccellenza) e Acicatena
(Serie D).
"Ormai
da quasi un mese sono con la Sambenedettese - dice Assenzio, il quale con
grande signorilità non ha indugiato un attimo nel concedere l'intervista. - Avevo già raggiunto l'accordo con la società
ad inizio ritiro, poi c'è stato un cambio dirigenziale e così e la firma è
avvenuta a Ferragosto".
Come mai
questa scelta?
"La Sambenedettese
è una grossa piazza. La città vive di calcio ed è quindi molto calorosa. Anche
per questo la scelta, compiuta insieme ai miei agenti, è stata abbastanza
mirata. Di solito con il grande pubblico rendo di più".
A lungo sei stato
in predicato di accasarti all'Acr Messina sino a qualche giorno fa. Ma cosa
c'era realmente di vero?
"Mi era
arrivata questa voce. Da Messina ricevo tanti messaggi di stima, ed onestamente
io sarei stato molto contento di tornare.
Tuttavia non c'è mai stata una chiamata. In ogni caso mi fa venire i
brividi il solo pensare alla mia città, alla squadra che ho incitato fin da
bambino e ai suoi stupendi tifosi".
Per te si
tratterà della 3^ stagione con la valigia. Cosa significa tutto questo?
"Questa è la mia vita, ma fortunatamente ho la mia famiglia sempre
accanto. Con loro vicini, la casa la porto sempre con me. Certo è sacrificante
sia per me che per loro, adesso è così ma magari chissà un giorno tornerò a
giocare nella mia città".
Cosa ti
aspetti a livello personale e di squadra da S.Benedetto del Tronto?
"Personalmente
mi aspetto tanto, voglio dimostrare sempre il meglio di me. Quest'anno ho stimoli molto forti e intendo sfogarli sul
campo. Da questo punto di vista i tifosi della Samb mi possono dare una mano,
perché ho notato quanto tengano alla propria città. La squadra mi ha fatto
un'ottima impressione, il mercato è ancora aperto e i dirigenti faranno
sicuramente faranno qualche colpo. Poi ci potrebbe essere pure la possibilità
della Lega Pro. Il nostro nuovo presidente Fedeli ha presentato subito la richiesta perché
secondo lui ci sono ottime possibilità, anche se poi sappiamo che alla fine
tutto dipenderà dalla Figc".
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