Salvatore Trovato con la maglia del Giarre Calcio (Foto Roberto Santoro) |
Il sintetico del "Garden
Sport" gli ha dato i natali calcistici, per poi ritrovarlo più avanti con
Città di Messina e Pistunina. E ieri pomeriggio Salvo Trovato ci è tornato da
avversario, sia pure in una gara amichevole, da calciatore del Giarre contro i "leoni" rossoneri del presidente Velardo di cui è un ex. A lui
l'allenatore Carmelo Mancuso, e prima ancora il presidente Di Martino e il direttore
sportivo Sanseverino, hanno affidato le "chiavi" della manovra
gialloblù. E non potrebbe essere
diversamente per uno che, a soli 26 anni vanta alle spalle diversi campionati di Serie D nelle
file di Nissa, Adrano, Acireale, Città di Messina e che nel catanese è un volto
familiare, considerando anche i trascorsi nelle giovanili del Catania Calcio.
Insomma, dai suoi piedi e dal suo
"cervello" dipenderanno le fortune della formazione etnea che si
prepara con grandi ambizioni alla stagione 2015/16: in attesa del torneo di Eccellenza, il primo scoglio da
superare in ordine cronologico, giorno 30, sarà rappresentato dagli eterni
rivali dell'Acireale, di cui Trovato è un ex. "Giarre e Acireale sono
due grandissime piazze dove si respira calcio - esordisce il centrocampista
messinese - e avendo conosciuto il calcio vero ti fanno sentire davvero un
calciatore. Domenica prossima mi aspetto
un numeroso pubblico: loro hanno costruito una squadra per fare il salto di
categoria, ma anche noi non abbiamo intenzione di stare a guardare".
Come mai
questa sua scelta di andare a Giarre?
" Già l'anno
scorso mi aveva contattato il direttore Sanseverino, un uomo che conosce bene
il calcio e conoscevo dai tempi di Adrano. E poi mi ha convinto l'eleganza del
presidente nel mettermi a mio agio in una situazione a me nuova. Mi ha reso
ancor più sereno, poi, il sapere che sarei stato allenato da mister Carmelo
Mancuso. Un uomo che ha fatto la storia del calcio e di Messina e dal quale c'è
solo da imparare".
In questo
Giarre formate una rappresentanza di ben 7 messinesi: cosa significa tutto
questo?
"Aver
trovato tanta gente di Messina mi fa grande piacere. Ciò significa che nella
nostra città ci sono tanti calciatori in grado di dire da loro. Grazie anche al
vecchio nucleo di calciatori del Giarre, ci siamo trovati subito benissimo. Siamo
un bel gruppo di "operai" che hanno voglia di fare bene".
Dove può
arrivare questo Giarre e Quali sono le vostre ambizioni?
"L'ambizione
della società non può che essere il cercare di fare meglio della passata
stagione, togliendosi qualche soddisfazione in più. Con la costanza nell'allenamento
possiamo crescere tanto, ci sono le basi per farlo".
Trovato in azione nel Città di Messina |
Come
giudichi questo girone B di Eccellenza?
"Quest'anno
il girone è molto livellato. Credo che le protagoniste saranno Rocca, Leonzio,
ma sinceramente vedo molto bene anche l Acireale e l incognita Sporting Taormina..
Sarà comunque molto dura un po' per tutti".
Nonostante
l'ultima retrocessione, in tanti ex atleti del Città di Messina avete comunque
trovato squadra in Eccellenza. Ciò significa che non era poi tutto da
buttare...
"Non
mi meraviglia il fatto che tanti di noi hanno trovato squadra senza difficoltà.
L'anno scorso c'erano tantissime qualità, un gruppo pazzesco fatto di persone fantastiche.
E' stato davvero drammatico dover retrocedere malgrado un girone di ritorno
degno di una terza in classifica. Un vero peccato sia per noi calciatori che
per la società, di cui non posso fare a meno altro di elogiare in primis il
direttore Cardullo e il signor Lo Re".
Cosa si aspetta a livello personale dal prosieguo di carriera?"Il calcio io lo amo e fin quando avrò forza nelle gambe giocherò sempre oltre la categoria, cercando di far bene con l'obiettivo di ottenere qualcosa di buono. Punto a prendere ciò che viene anche se ormai l'età non mi aiuta più".Ma se Riganò è riuscito ad andare in Serie A a 30 anni, può sperarci anche lei...
"Caso come Christian se ne verificano uno su un milione, però mai dire mai...".
Cosa si aspetta a livello personale dal prosieguo di carriera?"Il calcio io lo amo e fin quando avrò forza nelle gambe giocherò sempre oltre la categoria, cercando di far bene con l'obiettivo di ottenere qualcosa di buono. Punto a prendere ciò che viene anche se ormai l'età non mi aiuta più".Ma se Riganò è riuscito ad andare in Serie A a 30 anni, può sperarci anche lei...
"Caso come Christian se ne verificano uno su un milione, però mai dire mai...".
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