"Dopo 4 anni di permanenza era giusto che la società fosse libera di
fare le proprie scelte e che io potessi dedicarmi maggiormente alla mia vita
privata soprattutto in vista del mio matrimonio (giorno 27 convolerà a
nozze, ndr)".
Sono queste le prime parole di Nello Miano dopo la "separazione
consensuale" con il Pistunina avvenuta lo scorso 20 maggio. Un quadriennio
intenso quello trascorso dal tecnico roccalumerese che, con la consueta signorilità, accetta molto volentieri di tracciare un bilancio
finale. "Pur non avendo vinto dei
campionati - esordisce - ogni anno
abbiamo comunque raggiunto dei piccoli ma significativi traguardi: nella prima
stagione, da matricola, ci siamo salvati con ben 4 giornate di anticipo
lanciando un bomber come Peppe Amante; in quella successiva, cui si lega il mio
maggior rammarico, abbiamo accarezzato la vittoria nel nostro raggruppamento,
salvo poi registrare un leggero calo nel girone di ritorno. Tra le
individualità c'è stata la performance realizzativa di Luca La Speme La terza stagione è stata quella del quinto
posto, con la "beffa" del mancato accesso ai play-off per il distacco
dei punti. In compenso, però, ci siamo presi la soddisfazione di vincere il
titolo regionale Juniores mettendo in evidenza alcune individualità come
Prezioso Ghartey. Infine, nell'ultima annata, dopo le prime venti giornate a
discreto livello in cui siamo stati in lizza per le prime posizioni, a partire
dalla sconfitta col Troina abbiamo un pò staccato la spina salvandoci a due
turni dal termine. La squadra
Juniores, pur non raggiungendo stavolta la fase regionale, ha comunque
primeggiato nel proprio girone".
Giorgia e Salvatore Velardo |
Poi è l'ora dei ringraziamenti.
Quelli di Miano non sono formali ed asettici, come si è abituati spesso ad
assistere nel mondo del calcio, ma appaiono veramente sentiti a dimostrazione del
legame quasi familiare mantenuto con il Pistunina. Tanto da non escludere
anch'egli, così come ha fatto nei giorni scorsi il direttore sportivo
Mortelliti, un possibile replay dell'esperienza in un futuro non lontano.
"Su tutti il mio grazie lo rivolgo
al presidente Salvatore Velardo e alla figlia nonché vicepresidente Giorgia, alla
quale nel mio periodo ho avuto il piacere di veder muovere i primi passi da
dirigente calcistica. Mi sarebbe piaciuto poter avere al mio fianco, in
panchina, anche lo storico "presidentissimo" Mimmo Velardo, cosa che
invece è avvenuta con il fratello Andrea. Il mio pensiero poi va al diesse
Mortelliti, col quale ci conoscevamo già da prima avendo lavorato assieme al
Taormina; a Sandro Pinizzotto, Nino Nicosìa e Gino Coluccio, ma non dimentico
neppure Angelo Saija che è stato con noi per 3 anni. Un grandissimo grazie
anche a Giovanni Ruello e Damiano Privitera".
Infine, chiediamo a Miano cosa si
aspetta a livello personale in vista della prossima stagione calcistica: "Al
momento l'unica certezza è che continuerò
a fare volontariato, assieme all'associazione salesiana Cepas, con i detenuti
del carcere di Gazzi, che tantissime soddisfazioni mi hanno regalato negli scorsi
mesi. Tornando invece alla Figc, mi auguro di avere la possibilità di lavorare
in una società che - indipendentemente dalla categoria - porti avanti un
discorso di programmazione seria, senza voli pindarici ma puntando sui giovani
guidati da 3-4 uomini di esperienza. E' questa la mentalità che ci
ha contraddistinti nei 4 anni di Pistunina. Se non ci saranno questi presupposti
rimarrò fermo, anche se soffrirei parecchio senza il calcio che resta la mia
grande passione. Se finora ho già ricevuto qualche offerta? L'unica concreta è
stata quella del Giarre, il quale però poi ha preferito optare su Carmelo
Mancuso. Per il resto solo qualche "pour parler", ma nulla più, che
mi collegava alla Jonica S.Teresa. Ma
anche il quadro generale dilettantistico è quasi del tutto immobile, almeno a
livello messinese, tranne qualche possibile fusione tra Nizza ed Alì oltre a
quella tra le società di Letoianni".
Nessun commento:
Posta un commento