"Ho scelto il Camàro perché secondo me è l'unica squadra che può fare al caso mio, già ben strutturata per puntare in alto. Io per loro rappresento la classica "ciliegina sulla torta". E' un Paolo Cannuni (nella foto ai tempi della militanza nella Spadaforese) carico a mille quello che oggi – giovedì 3 ottobre – ha iniziato l'avventura con l'ambiziosa società messinese di Prima Categoria. "Nel pomeriggio – aggiunge – sono stato presentato alla squadra ma non ho potuto allenarmi con i compagni a causa dei miei impegni di lavoro. In occasione del derby con la Messana di domani (sabato, ndr) al "Marullo", sarò aggregato ai compagni ma partirò sicuramente dalla panchina. Tuttavia spero di non giocare poiché, pur allenandomi quotidianamente da mesi, mi manca il ritmo-partita per cui non posso essere al top"
Dove può arrivare questo Camàro? "La società ci ha chiesto i play-off e io stesso sono abituato a giocare per vincere. Dico di più: non vincere il campionato sarebbe come "un buco nell'acqua". Pertanto io e i miei compagni giocheremo sempre per arrivare il più in alto possibile. Tuttavia nel calcio il passato non conta, per cui bisognerà dare sempre il massimo sia negli allenamenti che nelle partite eseguendo alla lettera ciò che chiede il "mister".
Nella tua lunga carriera sei abituato ad andare, quasi ogni anno in doppia cifra realizzativa.
"Farò di tutto per riuscire nell'intento anche stavolta. Avrò la fortuna di fare coppia con Fabio Buda, un grande attaccante così come lo era negli anni scorsi Fabio Scibilia".
Come vedi questo girone E di Prima Categoria?
"Mi sembra un raggruppamento abbastanza equilibrato, con alcune squadre che giocano in campi poco felici. Perciò ci sarà da combattere, poiché nessuno ci regalerà nulla".
Come mai in questa stagione ci hai messo più tempo del solito prima di scegliere la nuova società con cui iniziare l'annata?
"Se devo essere sincero, non ho ricevuto molte richieste. E tra quelle poche pervenutemi, qualcuno mi ha veramente deluso. A quasi 35 anni (li compierà il prossimo 16 novembre, ndr) sono stato trattato come uno juniores, senza nulla togliere ai ragazzi più giovani. Pertanto non vedo l'ora di affrontare da avversario questo "qualcuno" – sottolinea, lasciando intendere che si tratta di una società dello stesso campionato e girone del Camàro – in modo da dargli le opportune risposte sul campo".
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